Siamo ormai arrivati alla vigilia di Natale e se nelle case di ognuno di noi è stato allestito un Presepe che ci ricordi il vero significato del Natale, quello realizzato all’interno della Chiesa di San Giorgio in Salici non poteva essere da meno.
Creare scenari, paesaggi e ambientazioni non è certo un lavoro facile, soprattutto se pensato per l’intera comunità, e non solo.
Anche per quest’anno Padre Giampaolo Mortaro, sacerdote del paese, ha potuto contare sull’immancabile aiuto di Giordano Gaiardoni che da anni collabora con la parrocchia per la realizzazione della nascita di Gesù Cristo.
“Quest’anno ho voluto dar vita ad un viaggio – dichiara Giordano Gaiardoni – volevo che chiunque si fermasse a guardare la Natività ne ricordasse anche la storia. Il Presepe è stato quindi ambientato in Palestina, lo si intuisce facilmente se si guarda l’ambientazione. Ogni particolare è stato creato o modificato affinché rispecchiasse la realtà storica in cui è collocata la nascita di Gesù”.
La cura per i dettagli è risaputa, così come il tempo e la dedizione necessari alla realizzazione di una tale opera. Ciò che conta, in questo caso, è il fatto di creare un Presepe nuovo di anno in anno, invogliando i credenti a fermarsi per ammirare, da vicino, un’opera in divenire pur mantenendo intatto il suo profondo significato da secoli.
Il Presepe rimarrà esposto nella Chiesa di San Giorgio Martire per tutto il periodo natalizio ed oltre.
Ogni personaggio ha trovato la sua collocazione, tranne uno, per il Salvatore bisogna attendere questa notte di vigilia.