Gasparato torna ad allenare il Lugagnano, per tentare la salvezza

Massimo Gasparato, a destra, con Roberto Spada, un altro dirigente dell'AC Lugagnano.

La situazione di classifica, ultimi nel campionato di Promozione, richiedeva scelte drastiche. E scelta drastica c’è stata. Via il mister Luca Mancini – che sicuramente paga per colpe non solo sue – e panchina della prima squadra (ri)affidata a Massimo Gasparato (a destra nella foto, con Roberto Spada).

L’AC Lugagnano tenta quindi un ritorno al futuro, per provare a raddrizzare una situazione forse non ancora compromessa. E lo fa, appunto, ripartendo da una certezza.

Gasparato infatti, che su quella panchina qualche anno fa si era già seduto con ottimi risultati e che oggi in società riveste il ruolo di Vicepresidente e Direttore Tecnico, è soprattutto uomo forte del movimento calcio a Lugagnano, ne incarna lo spirito e rappresenta un punto di stabilità sul quale fare affidamento in questo periodo di poche certezze.

Per questo motivo il Presidente Forlin ed il Direttore Generale Campedelli hanno pensato a lui. E Gasparato, dopo aver sfogliato la classica margherita perché gli impegni anche personali e famigliari sono sempre tantissimi e perchè la sfida è di quelle da far tremare le vene ai polsi, ha accettato. Ai grandi amori, anche sportivi, non si può proprio dire di no.

Ora va ritrovato il bandolo della matassa, con qualche puntata sul mercato ma, soprattutto, ricostruendo una squadra che sembra aver perso personalità e bussola. E Gasparato è sicuramente l’uomo giusto, almeno per provarci.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.