Fonte del Campo, poco si muove sul fronte della ricostruzione post terremoto. Ma la solidarietà prosegue, e non mancano le iniziative

24 agosto 2016 – 24 agosto 2018. A due anni dal terribile sisma del 2016 che ha colpito il Centro Italia, una delegazione della Proloco di Sona si è recata, in rappresentanza dei cinque Comuni veronesi aderenti al progetto #solidarietaprofontedelcampo, in visita alla Comunità di Fonte del Campo. La volontà condivisa è mantenere un legame stretto con questa realtà e, a discapito di difficoltà burocratiche ed operative, tenere sempre la barra a dritta sull’obiettivo per il quale ci si sta spendendo con tanto entusiasmo: la ricostruzione della sede dell’Associazione Vico Badio, fulcro della vita sociale ed aggregativa di Fonte del Campo.

Qualcosa si muove, anche se con tempi ancora troppo lunghi per la umana sopportazione. In queste ultime settimane ha preso il via lo sgombero delle macerie delle abitazioni della frazione. A partire dalla demolizione della abitazioni ancora in piedi ma non più agibili e a seguire poi lo smaltimento di tutte le macerie. Che per altro è una operazione complessa perché prevede la corretta e giusta separazione delle diverse tipologie di materiali. Provate ad immaginare cosa ci può essere all’interno di una casa abitata fino ad un istante prima del terremoto.

I rappresentanti della Pro Loco di Sona in visita a Fonte del Campo.

Ma il problema non è in realtà questo. Il vero problema è che sono passati due anni. Ben due lunghi anni prima dell’inizio dello sgombero. Perché? Lo sgombero delle macerie è un atto pubblico di competenza del Comune di Accumoli su mandato della Regione Lazio che conferisce al Comune stesso i fondi necessari. Si passa quindi per una gara d’appalto per il conferimento dell’incarico. Ma purtroppo alcune difficoltà tecniche hanno reso ancora più complesso questo iter.

Nel frattempo le difficoltà di vita mettono a dura prova la comunità di Fonte del Campo. Non è semplice pensare al futuro in maniera positiva, non è semplice gestire le relazioni interpersonali con serenità, non è semplice trovare dentro di se le risorse psico-fisiche per  sostenere il compito gravoso di una ricostruzione.

Che fare quindi? Esiste una sola risposta: sostenere a piene mani e con tutta l’energia possibile questa comunità in questo passaggio di vita difficile dando forza e continuità al progetto su cui le comunità di Sona, Sommacampagna, Castelnuovo D/G, Povegliano Veronese e San Pietro in Cariano si stanno impegnando. Al vaglio, assieme al Consiglio Direttivo dell’Associazione Vico Badio, l’acquisto e l’installazione di una tendostruttura che dovrebbe fungere da luogo di aggregazione, in attesa che possano prendere il via i lavori di costruzione della nuova sede. Una soluzione temporanea ma molto funzionale e, soprattutto, ragionevolmente pronta e disponibile in tempi brevi.

Più il tempo passa e più diventa difficile ricreare l’humus sociale di questa comunità. Servono azioni concrete ed immediate. La tendostruttura potrà diventare poi parte integrante della futura area aggregativa di Fonte del Campo e costituire un addendum logistico alla nuova sede.

Dalle nostre parti quindi le iniziative a sostegno non si fermano. C’è la ferma volontà di essere ed esserci oltre le difficoltà, già a partire da questo settembre. In vista una nuova uscita delle cinque Bande comunali Pro Fonte del Campo nel territorio del Comune di Castelnuovo del Garda e più precisamente all’interno di Gardaland domenica 9 settembre. Un appuntamento che si preannuncia essere molto vivo e coinvolgente.

Sono nato a Bussolengo l'8 ottobre 1966. Risiedo a Lugagnano sin dalla nascita, ho un figlio. Sono libero professionista nel settore della consulenza informatica. Il volontariato è la mia passione. Faccio parte da 30 anni nell'associazione Servizio Operativo Sanitario, di cui sono stato presidente e vicepresidente e attualmente responsabile delle pubbliche relazioni. Per 8 anni sono stato consigliere della Pro Loco di Sona. Ritengo che la solidarietà, insita nell’opera del volontario, sia un valore che vale la pena vivere ed agire. Si riceve più di quello che si dà. Sostengo la cooperazione tra le organizzazioni di volontariato di un territorio come strumento per amplificare il valore dei servizi, erogati da ognuna di esse, al cittadino.