Ci è capitato spesso di raccontare le molteplici iniziative di ANTS APS per l’autismo, l’associazione con sede a Lugagnano che ha come obiettivo principale il supporto alle famiglie con figli autistici attraverso la formazione ai genitori, agli operatori, agli educatori e alla comunità in cui vivono, nella volontà di far capire e conoscere l’autismo.
ANTS nasce a Sona nel 2008 grazie a quattro genitori di ragazzi autistici consapevoli che i loro figli sono persone con difficoltà ma consapevoli anche dei loro talenti e abilità. Nel tempo ANTS è cresciuta e ha creato una rete di sostegno alle famiglie importantissima per tutta Verona e provincia.
Uno dei fondatori, e attuale presidente, è Federica Costa (nella foto di Mario Pachera), attiva da sempre nella comunità di Lugagnano, e proprio dalle sue parole ci facciamo raccontare la genesi dell’associazione: “Sono mamma di Valentina e Giovanni e ci siamo accorti presto che lui era un bambino che aveva una modalità diversa da sua sorella e da tutti i cugini che giravano in casa. Già al nido erano evidenti le sue caratteristiche particolari quindi si è reso necessario indagare su come stimolarlo in maniera diversa e così, da mamma, ho iniziato un percorso di scoperta e approfondimento dei suoi bisogni speciali. Subito non ho trovato le persone giuste finché non ho incontrato un terapeuta con una formazione specifica per l’autismo che mi ha dato delle indicazioni. Ma per arrivare alla diagnosi il percorso non è stato per niente facile”.
Oggi Giovanni è un uomo adulto ma trent’anni fa, quando Federica si interrogava su come aiutare suo figlio, di autismo non se ne parlava mentre oggi forse del termine se ne abusa. Infatti Federica ci tiene a precisare che esistono test specifici per la diagnosi. “Nel mio percorso ho incontrato il neuropsichiatra infantile dott. Zoccante, che ancora oggi è una figura fondamentale per ANTS, e siamo arrivati alla diagnosi. Dalla diagnosi siamo passati subito alle prime azioni guidate per interagire con Giovanni, ed i cambiamenti sono stati importanti. Nel tempo si è perfezionata la diagnosi, la forma di Giovanni è chiaramente lieve ma il fatto di aver iniziato subito, dai due anni di età, in maniera così importante e specifica è stato fondamentale”.
La tenacia con cui Federica ha accompagnato suo figlio nella crescita e i risultati ottenuti non potevano restare fini a se stessi. Voleva aiutare gli altri genitori in difficoltà con bambini per i quali era complesso l’inserimento nella comunità.
La confusione che assale i genitori di fronte a questa diagnosi è tantissima, ecco perché è importante trovare le figure giuste e avere gli strumenti corretti per affrontare la diversità di questi bambini, che faccia star bene sia la famiglia, che deve accettare la sindrome in maniera attiva, sia il bambino che deve trovare il suo modo di comunicare.
“La maggior parte delle famiglie di ANTS che ho incontrato mi hanno raccontato la solitudine in cui venivano lasciati dal momento della diagnosi. Così non va bene, la formazione degli insegnanti, dei terapeuti, degli allenatori per fare squadra nella crescita di questi bambini è necessaria e se si riesce a portare queste informazioni a più famiglie possibili magari si riesce a portare a casa un bel risultato. Si riescono a creare famiglie più serene e meno disorientate” Questo è il sentimento forte che ha spinto Federica ad essere di aiuto per gli altri.
“Questo mio desiderio si è unito a quello di Andrea Favari, altro genitore di Sona, grazie all’assistente sociale Anna Maria Righetto che ci ha sempre sostenuti tantissimo. A noi si sono unite una mia cara amica di Lugagnano, altre due mamme di Verona, una psicologa di Vicenza e, con il supporto di amici sostenitori – spiega Federica -, è nata l’associazione con la finalità di mettere in comunicazione tra loro i genitori e far conoscere quello che ha funzionato per altri genitori”.
Da quel momento in poi l’associazione è cresciuta tantissimo ed è diventata un punto di riferimento per tutta Verona. E’ stata tra le fondatrici di Autismi Verona e del Coordinamento Autismo Veneto ed è affiliata ad ANGSA APS Onlus. “Oltre al racconto delle nostre esperienze, portiamo la voce professionale di psicologi e specialisti. Organizziamo anche incontri di formazione per gli educatori e gli psicologi, per creare professionalità esperte in autismo, ma chiedendo sempre la collaborazione dei genitori nel percorso educativo. Lavoriamo nelle scuole ed in tutti i contesti di vita di questi ragazzi, perché trovino attorno a loro una situazione che li agevoli a tirar fuori i loro talenti speciali per inserirsi nella società”.
Ecco il significato dell’acronimo ANTS, ovvero Associazione Nuovi Talenti Speciali. In inglese “ants” sono le formiche, che rappresentano il lavoro di squadra dell’associazione e le collaborazioni trasversali con le cooperative e con altre associazioni perché, come dice il loro motto, “le formiche, se si mettono insieme, spostano un elefante”.
Nel 2021 ANTS, con Autismo Triveneto, promuove la nascita di Fondazione Cuore Blu e sempre Federica ci spiega il progetto: “Del lavoro svolto in questi quindici anni di attività volevamo che rimanesse un servizio con una visione che vada veramente al di là del qui ed ora ma che faccia parte del percorso di vita. Per farlo serve un campo base e un gruppo di professionisti concentrato su questo tipo di progetto. Ecco il perché della scelta di unirci all’associazione di Vicenza, con cui già collaboravamo da tempo, e di creare questa fondazione”.
“La fondazione – prosegue la presidente di ANTS – ha mostrato subito l’interesse per una struttura presente sulle Torricelle di Verona, che fino a qualche anno fa era un centro residenziale per autistici gravi ma che non era mai partito. Oggi i nostri ragazzi ormai adulti provengono da anni di lavoro e quindi sono lontani dall’ospedalizzazione, quello che ci serve è un centro multifunzionale. Questa casa ci è stata data in comodato d’uso dal Comune di Verona, la stiamo ristrutturando con fondi nostri e con il lavoro volontario delle persone meravigliose che ci stanno dando una mano. Domus Aut avrà al primo piano i poliambulatori, secondo e terzo piano saranno il centro diurno e all’ultimo piano ci saranno stanze per esperienze di convivenza, gestione dell’emergenza per pernottamenti sorvegliati oppure foresteria che permetta ai ragazzi di occuparsi di attività dando loro così la possibilità di contribuire alle spese della struttura. Ci sarà, ovviamente, una sala polifunzionale per corsi di formazione e noleggiabile per piccole feste dove saranno attivi i nostri ragazzi”.
“Come Fondazione Cuore Blu – indica Federica Costa – vogliamo portare avanti tutti i progetti nati come ANTS e renderli stabili e strutturati, per formare i nostri ragazzi e continuare le collaborazioni con le altre realtà. Questi progetti vanno implementati a più famiglie possibili, vanno inseriti in un ambito di accreditamento perché ci sia un contributo più consistente da parte della Regione, devono operare sul post diagnosi e soprattutto coprire i due anni che il territorio impiega per prendere in carico una famiglia che ha una diagnosi di questo tipo”.
E’ un progetto ambizioso ma quando la fondazione comincerà ad operare a pieno regime ANTS potrà dedicare più tempo a supportare le famiglie e a creare situazioni di incontro. “ANTS sarà il contorno della Fondazione, un fuoco che terrà accesa questa volontà di stare insieme e di trovare un po’ di serenità e soprattutto di fare il bene dei nostri ragazzi. Per rimanere in piedi serve il supporto delle istituzioni, solo così il progetto può avere continuità e il riconoscimento che merita. I tempi non sono ancora così maturi, viviamo di finanziamenti privati, del contributo delle nostre famiglie, economico e pratico, ma di certo adesso c’è una grande apertura all’argomento e questo fa ben sperare”, conclude Federica.
Dalle parole della presidente di ANTS è evidente quanto sia importante trovare una risposta che cambi le sorti dei bambini e dei ragazzi affetti dai disturbi dello spettro autistico. La vera sfida per l’autismo sta nel suo riconoscimento e in una comunità in grado di sostenere le persone e valorizzarle. L’approccio costruttivo con cui ANTS affronta l’autismo ed i risultati ottenuti ne sono la prova.