L’emergenza idrica che stiamo vivendo in questa torrida estate, causata dalle temperature eccessive e scarse precipitazioni deve farci riflettere: l’acqua è la sostanza più diffusa sulla Terra, ma anche la più delicata.
Ce ne stiamo accorgendo anche in Italia: siamo ricchi d’acqua, eppure molte zone, dal Piemonte alla Sicilia, sono in crisi idrica. L’acqua della Terra non si può distruggere, ma questa sostanza straordinaria, per quanto abbondante, non si può nemmeno creare dal nulla: è una risorsa limitata. E quella fruibile dall’uomo è solo una piccola parte, che andrebbe preservata e non sprecata.
In questo articolo proviamo a capire, assieme all’assessore del Comune di Sona Roberto Merzi (nella foto di Mario Pachera), che si occupa, tra le altre cose, di manutenzioni, se attualmente vengono riscontrate criticità di approvvigionamento idrico soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo umano.
A detta dell’assessore, tra la comunità c’è attualmente poca percezione della crisi idrica che sta vivendo il Paese, e questo perché nel nostro territorio, in sostanza, l’acqua non è mai venuta a mancare. Secondo Merzi questo è dovuto in parte al fatto che “traiamo beneficio dall’ essere posizionati geograficamente a ridosso delle montagne, e questo ci permette di essere sempre tra i primi ad usufruire delle falde acquifere che man mano si ricaricano”.
Ricordiamo che l’acqua più preziosa è proprio quella delle falde acquifere: risorsa vitale, è un bene invisibile ma il suo utilizzo è ovunque. “Ad oggi – prosegue Merzi – non sono state segnalate criticità per quanto riguarda la scarsità d’acqua e non sono pervenute particolari segnalazioni. Per questi motivi non saranno previste ulteriori ordinanze o restrizioni riguardanti l’utilizzo dell’acqua potabile, se non quelle già in vigore e che rimarranno fino al 31 agosto, ovvero il divieto di utilizzare l’acqua prelevata dall’acquedotto pubblico per innaffiamento di orti e giardini, fatta eccezione per le aree verdi comunali ed impianti sportivi comunali, per riempimento di piscine ad uso privato e per lavaggio di automezzi e spazi esterni, dalle ore 8 alle ore 21”.
Ciò che sarà in programma nei prossimi mesi, spiega Merzi, è invece un importante intervento che porterà la realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica Veronese di un nuovo impianto di irrigazione a pressione a Palazzolo. Un intervento che permetterà il massimo efficientamento del servizio di irrigazione, con un risparmio della preziosa risorsa acqua che può arrivare al 50%.
Anche le reti idriche del nostro territorio, infine, che in certi punti risultano particolarmente datate e deteriorate, verranno modernizzate di volta in volta da Acque Veronesi, per renderle più efficienti e ridurre al minimo la dispersione d’acqua.
E’ evidente, dunque, che una parte delle responsabilità della scarsità d’acqua nel nostro Paese ricade sulle infrastrutture. Ma non solo, anche le attività umane incidono. Come ci tiene sottolineare l’assessore Merzi, “dovremmo cercare di attuare un vero e proprio cambiamento di mentalità sull’utilizzo dell’acqua ed assumerci maggiori responsabilità. Risparmiare acqua – prosegue – non dovrebbe apparire come un vincolo, bensì come una priorità che tocca la vita di ognuno di noi. Non sprecare acqua vuol dire non solo risparmiare economicamente e far bene all’ambiente, ma soprattutto poter dare diritto a tutti di avere l’acqua ed anche rispettare i diritti delle generazioni future”.
In sostanza, conclude l’assessore, ci sono tante strategie che possiamo applicare ogni giorno, e non si tratta solamente di fare il nostro dovere, ma di dare il via ad un grande cambiamento nel modo di pensare. Stiamo vivendo un’epoca in cui tutto sta mutando, e dobbiamo cercare di comportarci di conseguenza, adottando comportamenti più responsabili. Ecco perché, anche quando questa emergenza sarà finita, evitare ogni tipo di sprechi (e non solo d’acqua) dovrà diventare la nostra nuova cultura.