Un vero terremoto il risultato delle politiche nel nostro Comune. Un terremoto che rischia di spazzare via di colpo tutte gli equilibri politici locali che sembravano assodati.
Ora che i risultati sono definitivi (14 su 14 sezioni scrutinate) partiamo da qualche dato sulla partecipazione. Per il Senato a Sona hanno votato in 9.956 su 11.836 aventi diritto, corrispondenti all’84,11%. Per la Camera dei Deputati hanno votato in 10.839 su 12.881, corrispondenti all’84,14% degli aventi diritto. Un’affluenza di rilievo, quasi dieci punti sopra il dato nazionale che si ferma al 75,2%.
Ma il vero terremoto arriva dai risultati, che incontestabilmente incoronano il Movimento Cinque Stelle di Sona come primo partito del nostro Comune. Un Movimento che, va ricordato, per la prima volta si sottopone al voto nazionale.
Ma andiamo con ordine. Al Senato si piazza appunto in prima posizione il Movimento Cinque Stelle con il 25,26% delle preferenze, corrispondenti a 2.448 voti. Secondo si piazza il PDL con il 21,23% delle preferenze e 2.038 voti, terzo il Partito Democratico con 1.612 voti e il 16,63% delle preferenze. Crolla e arriva quarta la Lega Nord, nonostante sia il partito che oggi governa Sona, che arriva al 14,40% delle preferenze (nelle politiche del 2008 aveva preso il 34,35%) e 1.396 voti. Ancora sotto Monti con 1.101 voti e l’11,36% delle preferenze.
E gli altri? Ingroia prende lo 0,86%, il Centro Democratico lo 0,23%, SEL prende lo 0,98%, i Pensionati lo 0,76%; MIR Samorì lo 0,09%, la Destra di Storace lo 0,28%, Veneto Stato lo 0,08%, Liga Veneta l’1,04%, il Partito Comunista dei Lavoratori lo 0,16%, Magdi Cristiano Allam lo 0,33%, i Riformisti Italiani lo 0,03%, Progetto Nazionale lo 0,39%, Donne per l’Italia lo 0,27%, Forza Nuova lo 0,74%, Fare per Fermare il Declino di Giannino l’1,95%, Indipendenza Veneta l’1,10% e Casapound Italia lo 0,29%.
E alla Camera? Ancora più travolgente il successo per il Movimento Cinque Stelle di Sona, che raggiunge addirittura la percentuale del 26,40% con 2.792 voti. Secondo ancora il PDL con il 19,87% e 2.094 voti. Terzo il PD con il 15,22% e 1.604 voti. Sempre quarta la Lega Nord con il 14,23% delle preferenze (1.500 voti), contro il 34,54% preso nel 2008. A seguire Monti con il 10,24%, corrispondenti a 1.079 voti.
Dopo di loro in ordine sparso Fare per Fermare il Declino di Giannino con il 2,35%, Rivoluzione Civile Ingroia 1,09%, Casini Unione di Centro 1,78%, Fini Futuro e Libertà 0,2%, Pensionati 0,68%, la Destra di Storace 0,38%, MIR Samorì 0,08%, Fratelli d’Italia 1,5%, Casapound Italia 0,41%, Indipendenza Veneta 1,03%, Liga Veneta Repubblica 1%, SEL 1,16%, Centro Democratico 0,23%, Io Amo l’Italia 0,43%, Veneto Stato 0,17%, Progetto Nazionale 0,36%, Forza Nuova 1,02%. Ultimissimi i Riformisti Italiani con lo 0,04, corrispondente a 5 voti.
Ora sarà doveroso iniziare le analisi, partendo da risultati che mettono in discussione veramente tutto l’equilibrio politico sul quale si poggiava anche la nostra politica locale.