Eclissi di sole… bacan con la luna!

Toh, guarda! Vedito? Lè la luna che se mete davanti al sol. All’improvviso inizia a soffiare un vento leggero, strano, insolito come lo spettacolo cui stiamo assistendo.

Il mio ricordo torna all’eclissi precedente, quella dell’agosto ’99. Anche allora la stessa brezza a rinfrescare un popolo ansimante di calura sulle rocciose sponde marine di Umago, in territorio croato. Qualche giorno meritato di vacanza in compagnia di amici. Di fianco a noi tre stupende ragazze olandesi con le zinne al vento, ad ammirare le eclissi munite di negativo di fotografia.

Tale prorompente vicinato fece inevitabilmente scemare in noi l’importanza per l’evento astronomico, rapiti com’eravamo da spettacoli meno nobili e più terreni, convinti che, “l’eclissi de sol la vedemo tute le notti, ma tre gnoche compagne no so se le vedaremo ancora”. Cosa pretendere di più da degli incalliti dindioni?

Oggi invece, mercoledì 29 marzo 2006 ore 12 e 45, mi trovo a contemplare il cielo sul sedese de casa, sgombro da ogni distrazione perché in compagnia di colleghi contadini. Qualcuno rimpiange il fatto di non vivere nel deserto dei Gobi, da la’ avrebbe potuto assistere ad un’eclisse totale!

La mascara da saldador passa di mano in mano, a turno rimaniamo piacevolmente incantati da quel sole mozzato sul fianco, dalla luna che sulla traiettoria fa capolino affermando prepotentemente la propria leadership all’interno della coalizione planetaria. Un leader che noi bacani amiamo e seguiamo sempre!

Non ci dice per chi votare ma ci segnala il momento propizio per la semina; non c’impone strategie di partito bensì è puntuale ad indicarci i tempi per i travasi, par strapiantar le verze, par tajarghe le onge a le vache! Un leader che ci fa simili a lui, ci plagia, influisce persino sul nostro carattere, lunatico, per l’appunto.

Peccato non abbia saputo aiutarci anche nell’identificare quei loschi personaggi, i soliti ignoti, che nei primi giorni di marzo hanno sconquassato le nostre proprietà derubandoci di arnesi di lavoro e non solo. Lei ha sicuramente visto tutto perché sono arrivati di notte, noi invece non ce ne siamo accorti. “Vegliate dunque perché non sapete né il giorno né l’ora. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa”. (Mt 24, 42-43). Ah… se solamente fossimo un po’ più cristiani! Furto con scasso il termine tecnico. Si sono fatti strada a colpi di trancia, hanno divelto reti di recinzione, cancelli, fili di sostegno di viti e kiwi preparando così una via di fuga comoda e priva di ostacoli quasi ad intuire, a mettere in preventivo, la possibilità che qualcuno li rincorra imbufalito armato de sciòpo carica a sal e forca a quatro branchi. 

E’ noto a chiunque che l’animale-bacan oltraggiato nella sua proprietà, attaccato nel proprio territorio, diventi un vulcano che schiuma magma verbale (parole di fuoco) dalla bocca! E’ altresì avvolto da fremiti in ogni centimetro di corpo, con il cuore a pompar sangue all’impazzata provocando scombatimenti de tempie e spìra ai bràssi.

Perde il barlume della ragione! Il rischio che qualcuno possa lasciarsi andare ad una personale caccia alle streghe con relativa giustizia sommaria è altissimo. Per evitare tutto ciò abbiamo quindi saggiamente deciso di istituire un consulto bacanico di corte, a scopo d’indagine dove il filone investigativo si attiene scrupolosamente alla normativa che recita: dimmi cosa rubi e ti dirò chi sei! Inaspettatamente sono emerse clamorose ipotesi!

Dall’inventario approssimativo effettuato si è constatata la dipartita di motoseghe, decespugliatori, flessibili, trapani, cardani, avvitatori, compressori e idropulitrici. Questo, analizzato con occhio imparziale, è un fatto altamente positivo perché i malfattori derubandoci di attrezzi di lavoro dimostrano la forte volontà di volerli usare per ricominciare con una vita retta ed onesta.

Per l’intera comunità e per lo stato avere nuovi lavoratori significa incrementare in ricchezza, aumento del PIL, diminuzione del debito pubblico con gli stati esteri, rinnovata fiducia nella sfida lanciata dalla competizione globale. Un vero toccasana per un’Italia vecchia ed ansimante.

Proseguendo nella conta del maltolto, strana è parsa la sparizione di carne dai freezer. Ciò vuol dire solo una cosa: i ladri non sono vegetariani! E qui si può già fare una bella scrematura sui possibili indiziati.

Sono mancati anche indumenti di ogni genere, dai vecchi paletò, usati per la raccolta dei kiwi quando l’autunno sorprende col freddo anticipato, fino alle nuovissime fanèle de lana. Qui il danno è relativo perché non mi risulta che i paltò siano contemplati nella legge 626 come indumento antinfortunistico atto al lavoro.

La sparizione di alcune biciclette fa pensare che i ladri possano essere dei cicloamatori mentre la scomparsa di vecchi Ciao bianchi della Piaggio indirizza le indagini nel mondo del traffico illecito di opere d’antiquariato. Come potete intuire il consulto bacanico non tralascia nulla e indaga a 360°. Vi terremo informati. Sono le 14 e 15 di mercoledì 29 marzo 2006, l’eclissi è finita! Torniamo al lavoro, il dovere ci chiama; il sole splende in tutta la sua rotondità!

El bacan però…..el gà ancora la luna.

 

Imprenditore agricolo di Lugagnano e firma brillante del Baco. Spesso ama celarsi dietro gustosi pseudonimi.