“Ecco come hanno tentato di truffarmi a Lugagnano sabato mattina”

Il nostro territorio è purtroppo costretto a registrare un nuovo caso di truffa dello specchietto.

E’ Matteo a contattare la redazione del Baco per raccontarci la brutta esperienza vissuta a Lugagnano sabato 2 marzo.

“Attorno alle 10 stavo percorrendo via Fiume per recarmi alla piazzola ecologia accanto al Cimitero. Ad un certo punto sento un forte colpo e mi accorgo di avere lo specchietto retrovisore storto. Immediatamente – racconta Matteo – vedo che una Lancia Y che mi segue e che mi sfanala facendomi segno di fermarmi. Io proseguo per qualche metro e poi accosto”.

“Dall’autovettura scendono due uomini, nazionalità italiana, tra i 40 ed i 45 anni. Mi si avvicinano – prosegue Matteo – e mi indicano lo specchietto della loro auto, distrutto. Mi spiegano che passando con la mia automobile sarei stato io con il mio specchietto a creare il danno”.

A questo punto Matteo, che ancora non aveva capito cosa stava succedendo, si scusa per l’accaduto e si offre di compilare il modulo di constatazione amichevole o di scambiarsi i numeri di cellulare in modo da risolvere la questione in maniera formale.

“A questo punto capisco finalmente che qualcosa non va in quanto i due iniziano a dirmi che vengono da fuori, che non hanno tempo perché stanno andando all’ospedale e che è meglio se la risolviamo con un mio versamento di denaro lì su posto – racconta Matteo -. Allora mi si aprono gli occhi e decido di chiamare i Carabinieri per fare chiarezza su quanto sta accadendo. I due, accortisi della mia manovra, mi dicono che non fa niente, che possiamo chiuderla così, che il danno è lieve. Io insisto nel voler far intervenire la forza pubblica, e a quel punto faccio anche per scattare una foto alla loro targa con il cellulare”.

“Questo è il momento nel quale i due comprendono di essere stati scoperti – termina Matteo – e quindi velocemente alzano il baule per impedirmi di fotografare la targa e rapidamente risalgono in macchina e se ne vanno, sempre con il baule aperto”.

Quale la dinamica della truffa? Molto probabilmente i due erano parcheggiati in via Fiume con il finestrino aperto. Quando passa loro accanto Matteo con destrezza danno un colpo con la mano al suo specchietto. E quindi si accodano per tentare di estorcergli del denaro.

Quella dello specchietto è una truffa purtroppo molto comune. Il consiglio è sempre quello di non dare mai denaro, di chiedere di compilare la constatazione amichevole e di chiamare la Polizia Locale o i Carabinieri.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.