Quello che doveva essere un modo divertente per fare gli auguri per la Festa della Mamma ha rischiato seriamente di tramutarsi in un vero autogol per l’Amministrazione comunale di Sona.
Domenica 12 maggio sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Sona è apparsa una vignetta, con una mamma con tante braccia, quasi una versione occidentale della dea Kalì, che simultaneamente si occupa di lavare, spolverare, passare l’aspirapolvere, cucinare e prendersi cura di un infante. Con uno slogan che recita “Auguriamo a tutte le Mamme, di continuare a farcela!”.
Un vero autogol, come si diceva, in quanto la maggior parte dei commenti, quasi tutti di donne, sono stati subito molto negativi.
Come quello di Marta, che scrive “A ben pensarci questa vignetta è offensiva! Le madri non sono solo quella cosa lì, sono donne che lavorano e hanno una loro identità. Questa vignetta veicola ancora l’immagine della madre come esclusivamente schiava della casa e con tutta la gestione familiare sulle sue spalle (sempre col sorriso, però, mi raccomando, signore!)”, oppure Chiara che così commenta: “Le mamme non fanno solo le pulizie, cucinano o ninnano i figli. Stanno davanti al computer, in negozio, in cattedra, fanno le taxiste, aiutano nei compiti alle sette di sera, al ritorno dall’ufficio… Mamma non è sinonimo di donna delle pulizie a gratis… (c’è molto di più)”.

“Se doveva essere una vignetta emozionale ha colpito nel segno: sono assolutamente sdegnata. mamma=serva (da sola, mi raccomando)”, scrive sotto il post del Comune di Sona Filomena, e a lei replica ancora Marta scrivendo che “io mi chiedo se è questa l’idea della donna che ha il comune di Sona. Io, come donna, mi aspetto le scuse dal Comune di Sona”.
“Io, da donna e mamma, mi auguro di avere più considerazione e aiuto da tutto il resto delle persone e dalle istituzioni e di farcela insieme, non sola”, aggiunge Tatiana commentando quella vignetta. “Un augurio apparentemente innocente diventa veicolo di un messaggio sessista. Eterogenesi dei fini. Era meglio se cancellavate il post”, scrive Luca.
Insomma, un mezzo disastro comunicativo. Certo, non sono mancati anche alcuni commenti positivi, come quello di Lara che scrive che “Personalmente lo trovo un augurio sincero e di cuore. Senza tanti giri di parole, mi rispecchia come rispecchia una moltitudine di madri e di padri. Per chi ha aiuto e per chi non lo ha. Amen”, ma nella sostanza quello che è passato è un messaggio opposto a quello che si voleva presumibilmente inviare.
Nel corso della giornata il Comune, sull’onda dei commenti negativi, ha aggiunto una seconda vignetta che, di fatto, ripropone la stessa immagine aggiungendo però un computer nelle mani della mamma raffigurata. E che non ha mutato molti i destini di quel post.
Su quanto accaduto, e sulle reazioni a quel post, abbiamo sentito l’autrice, una donna, l’Assessore alla Comunicazione e alle Politiche per la Famiglia del Comune di Sona Monia Cimichella. Che gestisce anche la pagina Facebook del Comune e che non ci sta proprio ad essere additata come sessista.
“La vignetta che ho scelto era un’ovvia provocazione e accompagnata da una frase precisa, bisogna però anche leggerla, che avvalla l’ironia: l’augurio di continuare a farcela. Chiaro che bisogna usare un po’ di umorismo ma non siamo distanti dalla realtà che questo Paese propone alla donna. Sono ancora pochi i maschi, ma sempre di più, che aiutano in casa, che lasciano che la donna possa fare carriera facendo un passo indietro nella loro, che accudiscono in prima linea i figli. Se vogliamo raccontarci che esiste nei fatti una parità in questo, possiamo farlo – commenta l’Assessore Cimichella – ma non è così. Poi, chi mi conosce e conosce le mie battaglie ha apprezzato sicuramente l’aspetto leggero ma non superficiale. Ci fa piacere che ci sia così tanta attenzione verso questi aspetti, ci consente di lavorare ancora meglio”.