La Gazzetta Ufficiale n. 294 di ieri 18 dicembre pubblica il Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2012 “Determinazione della popolazione legale della Repubblica in base al 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 9 ottobre 2011”.
Una notiziola di interesse solo generale si potrebbe pensare, nel senso che potremo quindi finalmente leggere la fotografia demografica di questa nostra Italia come ce la mostrano i risultati del censimento. Ma in realtà questa novità ha invece un interesse del tutto particolare proprio per il nostro Comune, e rischia di determinare un vero terremoto politico locale.
Con la pubblicazione della “Determinazione della popolazione legale della Repubblica”, infatti, si certifica che la popolazione del nostro Comune ammonta a 17030 unità e, pertanto, avendo superato la soglia dei 15000 abitanti, cambia il sistema elettorale per l’elezione del nuovo Sindaco e della nuova Amministrazione. Ormai è quindi certo che anche a Sona voteremo con il doppio turno.
Cosa significa questo? Semplice, che se nessuna delle liste in competizione supererà al primo turno il 50% dei voti – eventualità probabile visto anche il numero di liste che si stanno formando con conseguente spezzettamento del voto – bisognerà tornare a votare in un secondo turno che vedrà competere le due liste che avranno ottenuto maggior consensi al primo passaggio elettorale.
Una modifica copernicana, che spingerà ulteriormente verso la frammentazione del panorama politico locale, con il proliferare di liste pronte a misurarsi da sole al primo turno per poi, eventualmente, trovare punti di contatto o di vicinanza in vista del secondo turno.
La probabilità, che avevamo già paventato, di trovarci sulla scheda elettorale un numero di liste del tutto inconsueto – ricordiamo che alle amministrative del 2008 i contendenti erano stati solo tre – diventa a questo punto una certezza. Ad oggi, se non abbiamo sbagliato i conti, siamo già ad otto liste, ma ora i giochi sono veramente aperti in quanto tutto è possibile. Sia prevedendo ulteriori spaccature nelle formazioni già esistenti, sia ipotizzando avvicinamenti tra i vari schieramenti in campo sia prevedendo il nascere di liste di appoggio per rastrellare voti in aree politiche differenti da quelle intercettate dalla lista principale.