Don Pietro: dal prossimo Baco una rubrica del Coparroco di Lugagnano per riflettere su un mondo che cambia

Prende il via con il prossimo numero del Baco, in edicola e nei punti di distribuzione da sabato 13 ottobre, una preziosa collaborazione con il Coparroco di Lugagnano don Pietro Pasqualotto, che sarà presente in ogni numero con una rubrica a sua firma.

Nato nell’ottobre del 1967 a Sanguinetto, laurea in giurisprudenza, don Pietro è stato ordinato sacerdote nel 2013, una vocazione quindi adulta la sua. I primi quattro anni come sacerdote li ha vissuti quale Curato a Pescantina. Nel settembre del 2017 è arrivato a Lugagnano come Coparroco, in affiancamento a don Antonio Sona.

Nel suo primo anno nella frazione don Pietro (nella foto sopra con Busatta e Signorato del Baco) ha dimostrato una forte capacità di relazione, sia con i tanti gruppi della Parrocchia sia con la variegata e talvolta complessa società civile. Una tensione continua al dialogo con tutti, in un contesto storico sicuramente non semplice, che gli ha permesso in breve tempo di diventare veramente un punto di riferimento per la comunità.

Da subito tra don Pietro e il Baco è nato un prezioso rapporto di confronto e dialogo, che ha portato all’idea di dare vita ad una rubrica a sua firma sulla rivista. Dal prossimo numero, quindi, troverete su ogni Baco la voce di don Pietro, che si cimenta e riflette su piccoli e grandi temi di interesse per le nostre famiglie, i nostri giovani e la nostra comunità.

Per un Baco sempre più ricco nel proporre approfondimento e confronto.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.