In realtà la norma non è entrata in vigore in quanto il Ministero dell’Ambiente ha impugnato il provvedimento, chiedendo alla Regione Veneto di specificare meglio i requisiti “delle strutture e delle recinzioni volte al ricovero dei cani e dei gatti”, requisiti che dovevano essere stabiliti con un Regolamento regionale, che doveva fissare anche le sanzioni. Regolamento che invece non è mai stato approvato.
La conseguenza incredibile è che senza Regolamento la Polizia locale non può sanzionare. Se viene segnalato un cane tenuto a catena è possibile intervenire ma il colpevole resta impunito. Quindi il provvedimento di fatto è del tutto svuotato di efficacia.
I motivi di questa paralisi li ha spiegati Romano Giovannoni, presidente dell’Ente Protezione Animali di Verona: “Il Governo ha bocciato il comma della legge regionale che stabilisce che strutture e recinzioni ‘sono sempre consentite, anche in deroga alla normativa regionale e agli strumenti territoriali, ambientali, urbanistici e edilizi’. Il Governo, in estrema sintesi, chiede al Veneto di fissare paletti precisi perchè teme che qualcuno, con la scusa del recinto per il cane, costruisca una depandance abusiva. Da quel che sappiamo la Regione non ha risposto al governo e non ha nemmeno approvato il regolamento su strutture e recinzioni, per cui è come se la legge non fosse stata approvata”.
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