Una coppia veronese si è laureata vicecampione nazionale di beach volley under 18 alle finali di Caorle. I due ragazzi in questione, entrambi classe 2005, sono Davide Signorini (a sinistra nella foto sopra) di Castel d’Azzano, uomo di muro e attacco, e Gabriele Gallina (a destra), villafranchese d’origine e residente a Lugagnano, uomo di difesa e contrattacco.
Signorini, in prestito dal Verona Volley all’Anderlini Modena, la prossima stagione disputerà il campionato Under 19/B. Gallina invece, dopo l’esperienza con la stessa Anderlini, è tornato a Verona dove sta valutando alcune proposte per i medesimi campionati indoor.
Sembra una favola quella accaduta ai due atleti veronesi di sedici anni, di fatto è stata un’autentica impresa. Due ex compagni di squadra indoor decidono un bel giorno su una spiaggia di formare una coppia fissa e partecipare a qualche tappa regionale e nazionale del circuito di beach volley under 18 in giro per l’Italia, sfidando atleti già ampiamente rodati ed allenati per questo tipo di sport.
Arrivano i primi punti incamerati con i piazzamenti sul podio delle tappe regionali con secondi e terzi posti ma nelle due tappe nazionali obbligatorie per partecipare alla fase finale non vanno oltre un lodevole decimo posto, complice l’elevato tasso tecnico espresso dai più quotati avversari.
La due giorni di gare a Caorle vede Davide e Gabriele partecipare come dodicesima coppia del tabellone sulle venti più forti d’Italia ed affrontare immediatamente i quinti del ranking nazionale superandoli in tre set.
La formula di questi tornei non permette distrazioni in quanto con la doppia sconfitta si viene esclusi dal torneo e nella seconda gara incappano già in una delle coppie papabili per il podio Spreafico-Colombi uscendo sconfitti per 2-0. Il risultato spedisce i veronesi nel tabellone perdenti e la terza gara contro i pescaresi Afaldano-De Marinis potrebbe già escludere la coppia dalla competizione. Ma ne escono alla grande rifilando un 2-1 con vista sugli ottavi di finale del giorno dopo.
La gara di prima mattinata vede Signorini-Gallina affrontare la coppia ravennate Natali-Candito superata 2-1 (15-13 nel tie-break) e nei quarti sbarazzarsi 2-0 dei padovani Pagliaro-Cesaro.
Sulle ali dell’entusiasmo affrontano la semifinale consapevoli di essere già andati oltre le più rosee aspettative ma con il pensiero alla finale successiva in quanto le forze a loro disposizione stanno per finire pertanto non si possono permettere ulteriori sprechi di energia. Si aggiudicano anche questa gara per 2-1 avendo la meglio sugli emiliani Riccò-Funari testa di seria numero due e giocano per lo scudetto.
Con mezza tribuna a fare il tifo per loro, essendo i meno quotati, i veronesi affrontano i numeri uno Rocco-Barone autori di un percorso netto con sole vittorie nel torneo e vincitori di ben tre tappe nazionali. Vinto il primo set 21-17, gli avversari capiscono che stanno scherzando con il fuoco e pareggiano immediatamente. Cinque set giocati in più dai veronesi rispetto agli avversari a questo punto si fanno sentire come macigni nelle gambe. La coppia veronese va sotto ad inizio tie-break, un sussulto sul 11 e 12 pari con due palloni del possibile break che vengono annullati dagli avversari, che chiudono 15-12 la finale scudetto.
Una storia questa che vale la pena raccontare per come è nata, vissuta e terminata da due amici senza coach, senza allenamenti specifici e senza schemi passati dai due palleggi sulla spiaggia a vicecampioni d’Italia di beach volley under 18.