Dai bambini disabili di Scutari in Albania un disegno del Coro degli Alpini di Lugagnano, per una solidarietà che diventa relazione

Avevamo dato notizia tempo fa di un nuova iniziativa delle penne nere in favore della comunità di Scutari in Albania. Era un intervento commemorativo per l’apposizione di una targa in ricordo della costruzione di un ponte, avvenuta nel 1994, opera degli Alpini di Verona. L’anno scorso un altro momento che ha suggellato l’amicizia con quella comunità con un impegnativo intervento di ristrutturazione. Il tutto per ribadire un valore fondamentale: quello della solidarietà.

Dall’Albania è arrivato un regalo che ha impreziosito questo gemellaggio. La Baita Alpini di Lugagnano si è vista recapitare un bellissimo disegno del Coro Amici della Baita, creato dai bambini disabili ospitati nelle strutture del Progetto Speranza a Scutari, verso le quali sarà indirizzato probabilmente l’impegno umanitario delle penne nere il prossimo anno.

E’ un disegno del Coro Amici della Baita sulla scalinata del Comune in pizza Bra dopo un esibizione alla Gran Guardia – ci racconta il Capogruppo degli Alpini di Lugagnano Fausto Mazzi -. Nessuno di questi ragazzi era ovviamente presente e, per il loro disegno, si sono basati su una foto e su un video che abbiamo inviato loro via Whatsapp. Alcuni dei componenti del Coro sono facilmente individuabili nel disegno. L’impegno che hanno messo questi ragazzi nel fare questo disegno è commovente!”.

Ad osservare bene in effetti, per chi conosce i coristi, è abbastanza facile riconoscere la riproduzione fedele di qualcuno di loro.

Conoscendo la genesi di questo disegno e le difficoltà in cui vive chi l’ha creato non si può non rimanere li per qualche minuto ad osservare e a pensare. Tutti siamo genitori, zii, nonni, tutori di bambini. I bambini sanno far emergere lati sopiti del nostro pensiero e del nostro cuore con la loro spontaneità e la loro capacità di non avere maschere. Chi è colpito direttamente negli affetti dalla malattia di un bambino è sensibile più di altri alla sofferenza ma ogni tanto, anche per chi non lo è, fermarsi qualche istante a riflettere è buona cosa.

I bambini (e gli anziani) sono gli anelli deboli della catena della vita. La quale, senza l’accompagnamento di un profondo sentimento di solidarietà, è poca cosa.

La cronaca di questi giorni ci regala bruttissime pagine di solidarietà negata. Le azioni dei singoli tentano di essere un baluardo, le azioni delle penne nere cercano di esserlo spesso. Forse è una consapevolezza che ha ancora strada da fare all’interno dei Gruppi Alpini per maturare, ma le radici ci sono. Solidarietà e alpini devo sempre essere un tuttuno. Senza se, senza ma, senza distinzioni.

Sono nato a Bussolengo l'8 ottobre 1966. Risiedo a Lugagnano sin dalla nascita, ho un figlio. Sono libero professionista nel settore della consulenza informatica. Il volontariato è la mia passione. Faccio parte da 30 anni nell'associazione Servizio Operativo Sanitario, di cui sono stato presidente e vicepresidente e attualmente responsabile delle pubbliche relazioni. Per 8 anni sono stato consigliere della Pro Loco di Sona. Ritengo che la solidarietà, insita nell’opera del volontario, sia un valore che vale la pena vivere ed agire. Si riceve più di quello che si dà. Sostengo la cooperazione tra le organizzazioni di volontariato di un territorio come strumento per amplificare il valore dei servizi, erogati da ognuna di esse, al cittadino.