Da Palazzolo a Cima Telegrafo a piedi. Così Andrea ha voluto ringraziare medici e infermieri alle prese col Covid-19

Andrea Miotto, residente a Palazzolo, il 13 giugno si è cimentato in un’impresa singolare: andare a piedi da Palazzolo di Sona a Cima Telegrafo.

Lo ha fatto per un motivo molto speciale, che racconta al Baco all’indomani della sua escursione. “Durante la quarantena soffrivo, come tutti, il confinamento in casa e soprattutto mi mancavano le montagne, in particolare il Monte Baldo, che è il luogo dove scappo ogni volta che posso per rigenerarmi, respirare aria buona immerso nella natura e godere di splendidi panorami da immortalare con la mia macchina fotografica. Ho pensato di fare questo cammino a piedi fino al Baldo alla fine del lockdown, non appena fosse stato possibile tornare a vivere i nostri monti. L’idea iniziale era quella di raggiungere la chiesetta del Rifugio Chierego, a 1991 metri di altitudine, ma poi ho pensato di allungare fino alla croce di Cima Telegrafo, a 2147 metri s.l.m.”.

“A quel punto mi sono detto che questa impresa poteva avere un senso che andasse oltre il divertimento e la ritrovata libertà, perciò – racconta Andrea – ho deciso di trovare la motivazione per camminare fin lassù per dire grazie a tutti coloro che durante la pandemia hanno lavorato alacremente per salvare vite umane: medici, infermieri, Protezione Civile, SOS, ecc. Il tempo che ho impiegato per arrivare alla croce di Cima Telegrafo il 13 giugno corrisponde  a poco più di un turno in rianimazione di un medico in prima linea durante l’emergenza Coronavirus. Il mio è un piccolo gesto simbolico per dire grazie, facendo quello che so fare, cioè camminare”.

Andrea è partito il 13 giugno alle 4,20 da Palazzolo e ha raggiunto Caprino alle ore 7,30, dove per supportarlo si sono uniti a lui anche altri amici escursionisti: Andrea Isacchini, Simone Tomelleri, Lucio Facincani e Vittorio Bresaola. Da località Gaon sopra Caprino sono saliti fino ai Colonei, quindi al Rifugio Forte Naole, Rifugio Chierego e infine Rifugio Telegrafo. La lunghezza del percorso è stata di 34 km in dieci ore e mezzo, con un dislivello di 2275 metri.

Da questo weekend i rifugi e le malghe sulle nostre montagne sono aperti stabilmente. Il Rifugio Telegrafo ha aperto proprio il 13 giugno. Per salire ai Fiori del Baldo, al Chierego e poi eventualmente al Telegrafo i sentieri forse meno impegnativi sono quelli che partono da Malga Valfredda oppure da Località Due Pozze. Il percorso merita moltissimo perché consente di ammirare la rigogliosa flora del Baldo (tra cui splendide stelle alpine in piena estate) e, se si è particolarmente fortunati, anche camosci e marmotte, oltre a mucche e pecore al pascolo. Lungo i sentieri nelle giornate più limpide si può godere inoltre di straordinari scorci sul lago di Garda. Il meteo in questi giorni è ballerino e sembra che l’instabilità continui fino alla fine del mese, specie in montagna, perciò prima di partire per una escursione è necessario valutare bene le condizioni del tempo, stimare i tempi di percorrenza e adottare un abbigliamento adeguato perché in montagna non si può assolutamente improvvisare.

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Nata a Verona nel 1977, si è diplomata al liceo classico e ha conseguito la laurea in Lettere presso l'Università di Verona. Sposata, con due figli, insegna Lettere presso il Liceo Medi di Villafranca. Lettrice appassionata, coordina il Gruppo Lettura della Biblioteca di Sona.