Corso di alfabetizzazione per stranieri a Lugagnano: un forte segnale di integrazione

Lo scorso giugno si è concluso con una festa interculturale, il corso di alfabetizzazione per alunni stranieri, iniziato il 3 marzo alle scuole medie di Lugagnano. Il corso – finanziato dalla Provincia di Verona e organizzato dall’Istituto Comprensivo di Lugagnano – è stato frequentato prevalentemente dalle mamme straniere di alunni della scuola materna, elementare e media del paese.

Con il passaparola sono state poi informate altre persone per cui il gruppo finale è risultato di ben ventitre persone di età compresa tra i 18 e i 49 anni. Al corso hanno partecipato molte donne ghanesi, alcune sudamericane (provenienti da Argentina e Brasile), altre dei paesi dell’est (Albania, Moldavia, Romania), un uomo ghanese, uno moldavo.

La docenza del corso, che prevedeva incontri bisettimanali, è stata affidata alla dottoressa Nora Cinquetti, che può vantare un lungo curricolo di insegnamento a bambini e adulti. L’esperienza ha coinvolto tutti, sia sul piano cognitivo che su quello emotivo. I livelli di conoscenza della lingua italiana erano molto diversificati e l’approccio iniziale piuttosto “guardingo”: ognuno tendeva ad interagire solo con persone del proprio gruppo etnico. Con il passare delle settimane, grazie anche agli argomenti trattati, all’uso di strategie attive e lavori di gruppo, il clima si è disteso e i vari componenti hanno manifestato il loro desiderio di comunicazione e scambio; questo ha permesso il crearsi di un gruppo unito e solidale. Da parte di alcuni in particolare lo sforzo di organizzazione e apprendimento è stato molto elevato.

Il corso prevedeva anche venti ore dedicate ad attività di cucina, per la conoscenza e realizzazione di piatti tipici italiani. Per questa attività si è trovata la collaborazione del Gruppo Alpini di Lugagnano che ha messo a disposizione l’ampia cucina della baita e due provetti cuochi, Rosanna Barichiello e Giorgio Pavesi, per la realizzazione dei vari piatti. Si può dire che l’esperienza realizzata, seppur di breve durata, è stata molto positiva e interessante sia dal punto di vista dell’apprendimento della lingua italiana che della socializzazione e integrazione tra persone di diverse culture.

L’attività di cucina è stata molto utile, divertente e gratificante ed ha permesso ai partecipanti di sentirsi accolti e incoraggiati anche in un luogo del paese, prima sconosciuto. La docente Nora Cinquetti e la Dirigente scolastica Piera Cattaneo, che ha sempre sostenuto l’iniziativa, nel corso della festa finale hanno sottolineato l’importanza di questa esperienza che si fonda sulla convinzione che una vera integrazione della famiglia straniera passi soprattutto dall’integrazione della madre e dalla sua capacità di comprendere e comunicare nella nostra lingua e dalla forza di rompere l’isolamento in cui spesso si rinchiude. L’isolamento della madre nasce non solo dall’impossibilità iniziale di capire o dall’essere spesso in casa ma soprattutto dal non poter più comunicare con suoni e gesti che per gli altri non hanno alcun significato mentre per lei sono parte della propria identità.

Alla festa i corsisti sono stati i veri protagonisti, anche con letture, poesie e canti dei paesi d’origine. Tutti hanno visto riconosciuto il loro sforzo, valorizzato anche dalla presenza della dirigente scolastica, delle insegnanti, dei propri figli, da altre figure istituzionali, da una rappresentante dell’ufficio scolastico provinciale e da gruppi organizzati di donne straniere provenienti da diversi paesi della nostra provincia. Di grande impatto anche estetico le donne ghanesi, che indossavano i loro maestosi costumi, radiose per questa attenzione positiva che ricevevano.

Tutte esprimevano il desiderio di sentirsi riconosciute come parte di una comunità, pur con le difficoltà di comprensione che una lingua poco conosciuta può creare. Il clima di festa è stato molto positivo e aperto, con momenti di autentica commozione; dopo i ringraziamenti a tutte le persone che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, un gruppo di danzatori peruviani ha allietato la festa con balli in costume espressione della loro antica cultura. La serata si è conclusa con una piacevole degustazione di piatti tipici dei paesi di provenienza delle corsiste. Molte persone del nostro paese e di paesi vicini, adulti, ragazzi e bambini si sono mescolati ad altri di varie nazionalità.

E’ stato un incontro intenso, e bastava guardarsi intorno per capire che anche un paese come Lugagnano ha ormai una dimensione multietnica. E’ assolutamente da augurarsi che queste esperienze possano ripetersi e, insieme ad altre, possano costituire passi positivi nel lungo ma necessario processo di avvicinamento tra culture diverse.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.