Coronavirus: quelle immagini proiettate in Corte Beccarie a Lugagnano e la speranza che risorge

La Pasqua è lutto e poi festa: la Pasqua è simbolo che anche quando tutto sembra perduto, c’è una speranza. Credo che calzi a pennello con la situazione in cui Sona, e in generale l’Italia, si trovano ora.

Proprio come i discepoli, siamo rinchiusi e impauriti per quello che succede nel mondo esterno: non è un momento in cui risulta facile credere che ci sia una speranza. E nel frattempo cerchiamo di consolarci a vicenda, sebbene a dovuta distanza. Anche in Corte Beccarie, a Lugagnano, fanno così. Si sostengono nei momenti di buio, in attesa della Pasqua, e in attesa della fine di questo periodo di quarantena.

Nelle foto due delle immagini proiettate durante la Settimana Santa in Corte Beccarie.

La sera di domenica 5 aprile, la domenica delle palme, verso le 21, un po’ per caso, qualcuno ha guardato fuori dalla finestra che si affaccia sulla corte. Ha notato una luce inusuale per quell’ora, e ha chiamato il parente con cui vive. Il parente ha chiamato il vicino e così via, fino al momento in cui tutti si sono trovati affacciati alle finestre, ad osservare ciò che era stato fatto. Sulla facciata di una delle case era proiettata un’immagine: un disegno dai tratti semplici, di una colomba che porta un ramoscello d’ulivo. Gli abitanti della corte, nella commozione, sono scoppiati in un applauso, che li ha stretti vicini, anche da distante, per un momento.

Da quella sera, ogni giorno in corte è stata proiettata un’immagine diversa, talvolta accompagnata anche da una frase, che ricorda la Settimana Santa, ma anche il periodo difficile che stiamo vivendo. Il messaggio che un’iniziativa del genere fa emergere è forte: sosteniamoci con dei piccoli gesti, stupiamoci e commuoviamoci anche per le piccole cose. Quando arriveranno gli eventi eclatanti, o meglio, quando risorgeremo, sapremo gioirne ancora di più. Proprio come i discepoli hanno gioito alla scoperta della resurrezione nella Pasqua cristiana, o come gli ebrei hanno gioito al momento della liberazione nella Pasqua ebraica.

Al momento non è facile vivere con sentimento il clima pasquale, ed è per questo che il gruppo della Corte Beccarie ha condiviso con noi le fotografie delle proiezioni di ogni serata. Per farci sentire un po’ più vicini, in questa Settimana Santa che ha una luce strana, che non dimenticheremo facilmente. Ma vedendo queste immagini, forse questa luce è un po’ più intensa. Come a ricordarci che anche dopo i momenti più bui, torna il sole.

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Nata nel 1996, risiede a Lugagnano. Diplomata presso il liceo scientifico Messedaglia a Verona nel 2015, si è laureata in infermieristica presso l'Università di Verona nel dicembre 2018. Scrive per il Baco dal 2010, alla ricerca di persone del Comune di cui raccontare le storie, per valorizzare ulteriormente il nostro territorio.