Coronavirus: “Quando ce la faremo sarà stato anche merito vostro”, lettera aperta agli imprenditori di Sona

Caro imprenditore, cara imprenditrice, caro negozio, ristorante, bar, caro tu, che hai riposto nel futuro un sogno che speravi di realizzare. Non mollare. Sono giorni tosti, duri, durissimi.

Io non lo so come ne usciremo, non so cosa possa succedere per davvero, ma so di certo una cosa: quando ce la faremo, sarà anche merito tuo. Ora, oggi, il desiderio è l’obiettivo: uscire da questa situazione il prima possibile.

Vorrei dirti che c’è un libro di economia, o un manuale di comunicazione e marketing che hanno già affrontato l’argomento. Vorrei dirti che qualcuno ci è già passato, nelle condizioni di mercato attuali, sapendo come rispondere e come reagire, disegnando il percorso per il futuro con la certezza che ci siano azioni da poter compiere che garantiranno un passaggio meno incerto di questo momento. Non è così.

In questi giorni sono tornata sui miei libri di marketing, sui manuali di comunicazione, sulle teorie di vendita più famose. Nulla. Nessuno ha mai previsto una situazione simile. L’onnipotenza degli ultimi anni, l’abbattimento delle frontiere e la certezza che tutto sarebbe andato come lo avevamo pensato, hanno creato in noi una sorta di sensazione di potere tutto, pur con le difficoltà di uno degli Stati con una fra le pressioni fiscali più elevate del Pianeta. No, non bastava nemmeno quella.

Ho affiancato le notizie di questi giorni, con molto rispetto, a quello che potevano aver sentito all’annuncio della guerra i nostri nonni: incertezza, paura, disorientamento, sconforto. Una sensazione che in qualche modo ci ha pervasi anche non molti anni fa, quando si parlò di crisi economica.

Quanti imprenditori, se pur vi sia stata, ce l’hanno fatta? Si vociferava allora di non farsi assorbire dalla negatività, di guardare avanti, di seminare, di non sentirsi sopraffatti dalle notizie che arrivavano. Pensare a soluzioni e non a problemi. Chiedersi come fare invece che rintanarsi nel lamento e nell’accusa. Oggi, come allora, questi sono consigli ancora validi, e molto utili.

Chattando con una conoscente cinese ho scoperto che il Governo lanciava messaggi di invito a distanziarsi dal boom mediatico, dalle notizie ridondanti e mendaci. Ci riconosciamo per caso nel caos di una comunicazione che ci sta assorbendo in modo inarrestabile e disarmante? Alleniamo il nostro cervello ad allontanarcene. In questo momento, abbiamo bisogno di energia. In questo momento, non abbiamo bisogno di piangerci addosso. Quello che sta accadendo è più grande di noi.

Dunque, cosa possiamo fare per le nostre attività? Cosa possiamo fare per quel negozio a cui abbiamo dovuto abbassare la saracinesca o quel ristorante di cui abbiamo dovuto chiudere la porta? Un momento come questo è fatto di due possibilità: comunicare e seminare.

Parto da quest’ultima: avete l’occasione di studiare, osservare, apprendere. In questi giorni moltissimi professionisti, con grande spirito di solidarietà, stanno rilasciando corsi, seminari, webinar da usufruire online. Fermatevi a osservare chi siete, in cosa fate la differenza, in cosa potete migliorare. Fate nuovi piani per la ripartenza, comprendete se ci sono spazi per ristrutturazioni e riordini, date vita a nuove iniziative online, usando la fantasia. Non fermatevi dal sognare che tutto si sistemerà, le soluzioni ci sono se non vi focalizzate sui problemi, ma se mollate già ora, non c’è possibilità.

Se avete un ristorante, comprendete come potreste migliorare o ottimizzare il menu, pensate a un percorso di comunicazione e vendita per i camerieri; se avete un negozio riorganizzate gli spazi, i settori, riordinate quel magazzino che da tanto guardate con indignazione e che non avete mai il tempo di riassettare. Evitate le false promesse di ecommerce improvvisati o consulenti con la bacchetta magica in mano. In questo momento non ne avete bisogno e spesso ho visto sciacalli, in questi giorni, proporre cose che nel futuro avranno un costo importante. Evitatele, non è il momento.

Seminate con quel che avete, per essere pronti appena tutto riprenderà. Seminate e comunicate: comunicate la quotidianità, in particolar modo ai vostri clienti, tramite email, whatsapp, sito o canali social (con le giuste dosi, senza esagerare, mi raccomando!). Comunicate che ci siete e fate in modo che non si dimentichino di voi. Chiedete loro, se volete, le recensioni che non avete mai chiesto. Chiedete loro di dirvi dove potreste migliorare. Coinvolgeteli, non fateli sentire soli.

I vostri clienti comprano da voi per dei motivi. Ora non possono perché, come voi, sono reclusi. È una situazione che ha colpito tutti, che ha generato questa nuova home-life (come l’ho chiamata per allontanarmi da parole negative) che non rende felice nessuno.

Facciamo vedere che ci siamo, con rispetto, con il desiderio di rivederci presto in una nuova normalità. Raccontiamo la prova di una nuova ricetta, proviamo a coinvolgerli nella scelta di una disposizione piuttosto che un’altra, mostriamo loro il riordino del magazzino. Non spegniamo la comunicazione.

Avete fatto una scelta importante quando avete deciso di chiudere, ridurre, accettare nuove modalità di apertura, pensando al risparmio, ma spesso pensando ai vostri cari. Avete fatto un gesto d’amore per evitare la diffusione del contagio scegliendo #iorestoacasa e lo avete fatto anche per provare ad accelerare la fine di tutto questo. Avete fatto rete. Unitevi a chi pensa positivo, fate network con gli imprenditori che, come voi, vogliono guardare avanti ed evitate, come un nuovo virus, chi vede solo nero. Aiutatevi, se possibile. L’unione, mai come oggi, fa la forza.

L’occasione di stare a casa e avere più tempo, oltre che essere un momento per stare con i propri cari, è anche un’occasione per fare quello che non avremmo mai pensato di poter fare. Fate una lista, createvi degli obiettivi, guardate verso ciò che sarà e non solo verso ciò che non è stato. Io non lo so come andrà, non lo so quando finirà, ma so che siamo tutti sulla stessa barca e, come ho scritto recentemente in un post – anche per strappare un sorriso -, ora ci tocca remare tutti, magari nella stessa direzione, anche se su un canotto in salotto.

Andrà tutto bene, passerà, non mollate.

Marketing e Communication Strategist, specializzata in posizionamento di marca e attività locali, franchising e multisede. Curo piani di comunicazione strategica per le aziende, analizzando i processi di acquisto per farli diventare azioni concrete, volte alla crescita e all'aumento dei clienti. Ho una certificazione come Connection Manager. Sito web: silviasignoretti.com