Coronavirus: ecco le nuove disposizioni dei Vescovi Veneti per messe, funerali, battesimi e matrimoni.

Nel pomeriggio di oggi – lunedì 2 marzo, proprio nelle ore in cui salgono a 14 i casi di coronavirus registrati nel veronese – i Vescovi della Provincia ecclesiastica veneta, tra i quali il Vescovo di Verona Zenti, (nella foto con il Sindaco Mazzi in occasione dell’inaugurazione dell’emporio della solidarietà a Lugagnano) si sono incontrati, in riunione straordinaria, presso la sede della Conferenza Episcopale Triveneto a Zelarino nel veneziano per fare il punto della situazione e condividere alcune linee comuni alla luce del nuovo decreto, uscito ieri sera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sull’emergenza coronavirus che tocca così profondamente le comunità ecclesiali e l’intero contesto sociale, economico e culturale della Regione Veneto. Erano presenti, con i Vescovi, anche alcuni vicari generali ed episcopali delle Diocesi interessate.

Per i Vescovi veneti la triste e dolorosa decisione – assunta a seguito delle disposizioni emanate dal Governo e finalizzate a fronteggiare le presenti criticità – di sospendere nelle chiese la celebrazione dell’Eucaristia “in forma pubblica” rappresenta un gesto mosso da una carità pastorale verso i fedeli e da un atto di saggezza e responsabilità ecclesiale e civile nell’esercizio del governo delle Chiese locali; si tratta qui di condividere un comune senso di cittadinanza che porta i credenti, con la loro fede, ad essere pienamente partecipi della realtà in cui vivono, nel rispetto anche di quanto indicato dalla ragione e dalla scienza.

Dopo un approfondito dialogo, i Vescovi – in comunione con le Conferenze Episcopali di Lombardia ed Emilia Romagna – hanno emanato una serie di disposizioni per i territori veneti delle rispettive Diocesi.

Per evitare assembramenti di persone l’accesso a tutti i nostri spazi aperti al pubblico (chiese, oratori, patronati, musei ecc.) sarà possibile a condizione che a tutte le persone presenti venga garantita la possibilità di “rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Viene disposta la sospensione della celebrazione aperta al pubblico delle S. Messe, feriali e festive, dei sacramenti (inclusi battesimi, prime comunioni e cresime), di sacramentali, liturgie e pie devozioni, quali la Via Crucis, indipendentemente che avvengano in luoghi chiusi o aperti.

Il Baco ha contattato il Coparroco di Lugagnano don Pietro Pasqualotto che conferma che pertanto anche a Sona, modificando quanto ieri era stato indicato dal Vicario Generale della Diocesi di Verona Campostrini, non si possono celebrare le messe. Per quanto riguarda i funerali è consentita la benedizione della salma, in occasione della sepoltura, alla presenza dei soli familiari. La celebrazione di battesimi e matrimoni è consentita alla sola presenza di padrini/testimoni e dei familiari.

Stabilita poi la sospensione degli incontri del catechismo e delle altre attività formative di patronati e oratori (come per le scuole) nonché di relative uscite e ritiri; la sospensione di feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche; il rinvio degli appuntamenti legati alle Visite pastorali.

“I Vescovi del Veneto – si legge nel comunicato appena emesso – confidano che anche questo tempo diventi occasione propizia per accrescere in tutti l’impegno pastorale e civico, il senso di carità e solidarietà tra le persone e le comunità. Esprimono riconoscenza a tutti coloro che sono più direttamente coinvolti nell’aiutarci ad affrontare l’attuale emergenza”.

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