Si moltiplicano sul territorio sonese le conseguenze derivati dall’applicazione dei provvedimenti previsti dal Governo per arginare il diffondersi del coronavirus, anche alla luce del primo caso di contagio registrato nel Comune di Sona.
E’ di questa mattina la decisione della Direzione Sanitaria della Casa di Riposo “Papa Giovanni Paolo II” di Lugagnano, di concerto con il Sindaco di Sona Gianluigi Mazzi, di impedire l’accesso a chiunque non faccia parte dello staff del centro.
Una scelta motivata da evidenti motivi di tutela e protezione degli ospiti della Casa, che per età e patologie risultato i più esposti e i più a rischio in caso di un eventuale contagio.
Quindi da oggi possono avere accesso alla Casa di Riposo solo medici, infermieri e personale del Centro, per prendersi cura degli ospiti. Accesso che invece, purtroppo ma inevitabilmente, viene impedito a parenti e visitatori per il periodo di interdizione, stabilito fino al 3 aprile.
La Direzione della Casa di Riposo si sta ora attivando per individuare soluzioni alternative, telefoniche o di altra natura, per permettere comunque agli ospiti di avere contatti con i parenti.