Le ospiti di Casa Iride hanno donato 45 mascherine colorate al personale della casa di riposo di Lugagnano. Non si tratta ovviamente di dispositivi di protezione individuale omologati, quindi non sono prodotti che potranno essere indossati all’interno della Papa Giovanni Paolo II, ma si tratta di un regalo per la quotidianità extralavorativa, da usare al di fuori della struttura di via Manzoni.
Un pensiero e un gesto, per mostrare vicinanza e solidarietà a chi ogni giorno dedica le proprie competenze e la propria sensibilità ai nostri anziani, e anche in questo tempo difficile si impegna a tenere acceso il loro sorriso.
Casa Iride è una comunità di accoglienza per donne richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, sole o con minori a carico, gestita dalla Cooperativa Spazio Aperto, che l’ha aperta nel maggio 2017 in uno stabile di via Pelacane a Lugagnano.
Durante l’emergenza di questi mesi, alcune donne residenti a Casa Iride, in collaborazione con i volontari dell’associazione Spazio Lab, hanno partecipato a un laboratorio per la realizzazione di mascherine, create con tessuti di cotone riciclati trattati per la definizione di diverse tinte. In casa ci sono infatti tre macchine da scrivere e una taglia e cuci presenti da un precedente progetto.
“Fin dalla sua nascita – spiega Eleonora Rizzi, coordinatrice del centro – Casa Iride ha sempre promosso iniziative volte all’inclusione delle donne ospitate e al coinvolgimento della comunità della frazione. Anche questa iniziativa va in questa direzione. Ed è per questo che le donne che hanno partecipato al laboratorio hanno deciso di donare al personale della casa di riposo di Lugagnano mascherine ad uso privato”.
Il pensiero è andato alla Papa Giovanni Paolo II anche perché alcune donne residenti a Casa Iride hanno svolto lì tirocini di inserimento lavorativo come addette alle pulizie. Casa di Riposo di Lugagnano che si sta confermando un modello di attenzione e cura per i nostri nonni, che lo scorso 26 aprile era risultati tutti negativi al tampone covid-19, e con loro anche tutto il personale che in quella struttura lavora.
La consegna delle mascherine è avvenuta mercoledì 13 maggio, nel pomeriggio, all’esterno della casa di riposo. Insieme ad Andrea Celeste, l’educatrice che ha gestito il laboratorio, le ragazze le hanno consegnate a Laura Ceresini, coordinatrice della casa di riposo (nella foto il momento della consegna).
Le mascherine possono essere richieste anche da privati a fronte di una donazione simbolica: il ricavato servirà per realizzare ulteriori laboratori sartoriali.