Coronavirus: come affrontano l’emergenza le edicole del nostro territorio? Ne parliamo con Banterla dell’edicola di Mancalacqua a Lugagnano

Tra le attività permesse dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che si sono succeduti vi è quella delle edicole, che quindi anche nel territorio sonese sono operative e prestano il loro servizio ai cittadini.

Per capire come stiano funzionando le edicole ai tempi del Covid siamo andati a sentire Loris Banterla, proprietario dell’edicola di Mancalacqua a Lugagnano, che ci racconta di come sta vivendo questo momento tanto delicato quanto cruciale.

Come sta vivendo la situazione attuale in quanto edicolante?

Devo dire che stiamo lavorando più del solito e abbiamo parecchia affluenza. Dato che i bar e le pasticcerie sono chiusi, i lettori non hanno più la possibilità di fare colazione al bar leggendo il giornale e si vedono costretti a recarsi in edicola per acquistare i quotidiani.

Sopra, Loris Banterla nella sua edicola di Mancalacqua. Qui la moglie Paola.

Qual è il momento di maggior affluenza? E qual è il cliente tipo che entra in edicola in questo periodo?

Sicuramente la mattina abbiamo più gente rispetto al pomeriggio, anche perché l’orario del mattino, dalle 6.30 alle 12.45, è nettamente più lungo rispetto a quello pomeridiano, dalle 15.45 alle 18.45. In questo periodo, però, notiamo che la maggior parte degli ingressi si concentrano in orari mattutini ancor più del solito. In merito al cliente tipo, certamente gli anziani sono sempre al primo posto. Di recente abbiamo avuto qualche mamma/papà in più che acquistava articoli di cancelleria, anche perché, essendo i centri commerciali e le cartolerie chiusi, le edicole sono gli unici punti vendita che offrono questo tipo di merce. Come sempre, i giovani che entrano in edicola rimangono pochi, ma qualcuno che viene a prendersi una rivista o un giornale lo abbiamo anche in questo periodo.

Quali sono gli articoli più venduti del momento?

L’Arena senza dubbio è la più venduta, ma molto gettonate sono anche le settimane enigmistiche: bisogna pur trovare un modo per sviarsi! Qualcuno tende a comprare anche 4/5 giornali al colpo.

Come edicolanti siete stati obbligati a rimanere aperti oppure avreste avuto la possibilità di sospendere l’attività?

Io e mia moglie per scelta abbiamo deciso di continuare a lavorare. Siamo convinti che l’edicola sia un presidio fondamentale per la divulgazione di informazioni corrette. Inoltre, ad essere sincero, credo impazzirei a stare a casa tutto il giorno! Ho la possibilità di continuare a fare il mio lavoro e mi ritengo fortunato, non ci rinuncerei.

Che misure preventive avete preso per ovviare al rischio in cui si può incorrere ogni giorno?

Innanzitutto, viste le belle giornate che ci sono ultimamente, tendiamo a tenere la porta aperta, così il locale è sempre arieggiato e le persone che entrano non devono toccare le maniglie. Fuori dal negozio abbiamo appeso un cartello che indica di entrare non più di uno alla volta e il bancone ci permette di mantenere più di un metro di distanza dal cliente. Inoltre, teniamo pulito e abbiamo le mascherine sempre pronte in caso di necessità.

Cosa si sente dire dalle persone che entrano in edicola?

La maggior parte dei miei clienti è fondamentalmente stanca. Tanti si lamentano perché la situazione sembra essere seriamente grave e non ci è dato sapere per quanto ancora questo periodo di quarantena si prolungherà. Molti sono pessimisti per quanto riguarda l’economia, altri mi parlano di una stagione turistica ormai persa. Il sentore generale è insofferenza, perché forse siamo abituati troppo bene. Ci siamo visti ridurre le nostre libertà personali al minimo e adattarcisi non è affatto facile. Ma cosa possiamo fare? Aspettiamo e speriamo!

Trovate tutte le notizie aggiornate e verificate sulla situazione del coronavirus nel Comune di Sona nella sezione speciale del sito del Baco.

Sono nata nel 1995 e risiedo a Lugagnano, vivo con i miei genitori e mia sorella. Ho conseguito il diploma in perito turistico presso l'istituto tecnico "Marco Polo" nel 2014 e mi sono laureata in lingue moderne per l'intermediazione turistica e d'impresa all'Università di Trento nel 2018. Attualmente lavoro come addetta alla reception in un'azienda tessile in provincia di Verona. Nel tempo libero mi piace interessarmi di eventi culturali, e, particolarmente, di arte.