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Nella conferenza stampa di oggi venerdì 3 luglio arriva il grido d’allarme del Presidente della Regione Veneto Zaia.
“Sta accadendo quello che vi avevamo annunciato. In Veneto siamo passati a livello di rischio elevato. Abbiamo un R/t 1,63 eravamo a 0,43. Noi abbiamo 5 positivi, 3 a Vicenza uno a Padova e uno a Verona. 52 isolati a Vicenza e 37 a Verona. Qui – ha spiegato Zaia – siamo davanti a persone che sapevano di qualcuno in Serbia diventato positivo, un altro sintomatico che rifiuta di farsi ricoverare e intanto va a feste e funerali, di una donna che dice di avere avuto contatti con il caso zero ma si rifiuta di dire che contatti e movimenti ha avuto”.
“E’ fondamentale che ci sia un tso obbligatorio, non possiamo stare lì a discutere, abbiamo le armi spuntate, mi auguro che il governo ci dia qualche arma in più perché così andiamo allo schianto. Abbiamo un centinaio di persone in isolamento. Per sei-sette giorni abbiamo dei positivi che hanno continuato a fare la vita di sempre. Sono veramente rammaricato e se ci sono elementi per fare denuncia nei confronti di chi non rispetta l’isolamento, mi auguro si proceda. Abbiamo buttato via 4 mesi a parlare di cosa? Di banana. Morale: grazie a questi signori siamo passati da rischio basso a rischio elevato. Anche se dal punto di vista sanitario posso tranquillizzare: il focolaio è circoscritto e ne sappiamo la storia, è importata e dimostra che il nostro territorio è indenne”.
Zaia quindi ha annunciato che lunedì arriverà una nuova Ordinanza per inasprire le regole.
“Per me – ha proseguito il Presidente del Veneto – una persona che sa di essere positiva e continua ad andare in giro va arrestata, potete scriverlo. Come non può essere che sia il paziente a decidere, se rifiuta il ricovero deve esserci la possibilità di sottoporlo a trattamento sanitario obbligatorio. E poi bisogna essere severissimi anche sugli isolamenti fiduciari. Se a settembre avremo ancora le terapie intensive non sarà per colpa delle aperture, ma perché qualcuno non ha usato la mascherina quando doveva”.
Importante quindi mantenere il distanziamento sociale e indossare sempre (e correttamente, a coprire naso e bocca) le mascherine nei luoghi chiusi e in presenza di assembramenti.
Nel frattempo a Sona restano zero i positivi e zero i contagi.