Nel giorno in cui il Governo decide di spostare da domani in zona arancione Abruzzo, Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata e Umbria, mentre il Veneto (per ora) rimane giallo, il dato Covid di martedì 10 novembre per il Comune di Sona riporta che il saldo dei positivi scende a 141, ieri eravamo a 144. Ricordiamo che a Sona i residenti sono 17.706. Il saldo dei casi positivi attuale è calcolato tenendo conto del numero dei contagiati, al netto dei guariti e dei deceduti.
Di questi 141 positivi, salgono a 9 i ricoverati in ospedale, ieri erano 8. Gli altri 132 positivi sono in isolamento presso il proprio domicilio.
L’attuale incidenza dei ricoveri in ospedale è pari al 6,98% del cumulato dei nuovi casi positivi registrati a Sona nelle quattro settimane precedenti. Tale rapporto è al di sopra della media nazionale, oggi pari al 5,17%.
Analizziamo i numeri dei Comuni limitrofi:
- A Bussolengo attualmente i positivi scendono a 154, ieri erano 159, dei quali 11 ricoverati in ospedale, come ieri.
- A Sommacampagna attualmente i positivi sono 184, ieri erano 177, dei quali 13 ricoverati in ospedale, ieri erano 12.
- A Castelnuovo del Garda attualmente i positivi sono 83, ieri erano 72, dei quali 4 ricoverati in ospedale, ieri erano 3.
- A Pescantina attualmente i positivi sono 84, ieri erano 80, dei quali 3 ricoverati in ospedale, come ieri.
- A Verona città attualmente i positivi sono 1.541, ieri erano 1.573, dei quali 92 ricoverati in ospedale, come ieri.

In un contesto epidemiologico molto grave, uno spiraglio di luce arriva dal Presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli che oggi nel corso della conferenza stampa organizzata al Ministero della Salute ha spiegato che “L’indice Rt in Italia appare stabile, quindi l’accelerazione marcata è venuta meno e c’è decelerazione, frutto delle misure poste in essere. Ciò va letto in modo positivo e ci auguriamo e ci aspettiamo con il trascorrere dei giorni che i dati possano ulteriormente migliorare”.
Nel contempo però “La curva per la resilienza cioè impatto sui servizi sanitari sta crescendo e ci si avvicina a soglie di valori critici, in relazione al bisogno di rispondere ai bisogni di salute – ha aggiunto durante la medesima conferenza stampa il Presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro -. La circolazione del virus è cresciuta in modo molto significativo in tutta Europa. Il nostro paese eccede la soglia prevista da dati. L’Italia è molto ricca di casi e la crescita è molto significativa, superiore ai 100 casi per 100mila abitanti. Le terapie intensive e i ricoveri in area medica mostrano una curva che cresce rapidamente vicino a soglie critiche”. E sono questi dati a giustificare il passaggio delle cinque regioni in zona arancione.