Coronavirus a Sona: la Protezione Civile in prima linea a sostegno della cittadinanza sul territorio

In questi giorni decisivi per vincere anche a Sona la battaglia con la diffusione del coronavirus un ruolo importante sul nostro territorio lo stanno svolgendo i volontari della Protezione Civile del SOS di Sona, che mai come ora si vedono costretti a farsi in quattro per cercare di far fronte a questa situazione di emergenza eccezionale.

Ne abbiamo parlato con l’Assessore Gianfranco Dalla Valentina, il quale, ormai da diversi giorni, si occupa quotidianamente della gestione dell’organizzazione degli interventi dei volontari.

“Per inquadrare bene la situazione e capire in che contesto sta operando la nostra Protezione Civile è necessario tornare indietro di qualche settimana – esordisce Dalla Valentina -. Da quando è stato indetto lo stato di emergenza, il primo passo è stato quello di costituire il Centro Operativo Comunale (COC), come previsto dal Piano che regolamenta queste circostanze straordinarie. Il COC è composto da tutte le figure che devono gestire l’emergenza: il ruolo di coordinatore principale spetta al Sindaco, ma sono presente anche io come Assessore con delega alla Protezione Civile, il funzionario ai lavori pubblici, il responsabile della polizia, ecc…”.

“Successivamente – prosegue l’Assessore – è stata coinvolta la squadra di Protezione Civile convenzionata, nel nostro caso la Protezione Civile-SOS di Sona. Abbiamo quindi attivato la centrale operativa, dove tre volontari tutti i giorni, esclusa la domenica, rispondono al centralino dalle 9 alle 12:30. Inizialmente, abbiamo dovuto capire come muoverci perché il quadro non era ben definito: ci era stato comunicato che avevamo un solo caso di contagio sul nostro territorio, ma non sapevamo come si sarebbe evoluta la situazione. Perciò abbiamo prestabilito delle procedure di intervento in maniera da farci trovare pronti”.

“Da quando c’è stata l’impennata dei contagi, il centralino è sommerso continuamente dalle telefonate. Nella prima fase le chiamate avevano più che altro uno scopo informativo, perché la cittadinanza voleva capire bene come doveva comportarsi. In un secondo momento tuttavia – indica l’Assessore Dalla Valentina -, hanno cominciato ad arrivare richieste di assistenza vera e propria: molti cittadini in quarantena per esempio, sono impossibilitati ad andare a fare la spesa o a prepararsi da mangiare”.

“Per venire incontro a queste esigenze, abbiamo attivato un servizio di consegna della spesa a domicilio, ma anche di pasti pronti e di medicinali. Per quel che riguarda le richieste di spesa più semplici, cerchiamo di fare affidamento sulle piccole botteghe, le quali si prendono carico anche della distribuzione domiciliare. Laddove però loro non riescono, interveniamo con i nostri volontari, che si recano di persona a fare la spesa in un supermercato convenzionato e la consegnano a domicilio. Allo stesso modo, abbiamo stipulato una convenzione con un’azienda per la preparazione dei pasti pronti, che poi vengono distribuiti dai volontari. Ogni giorno, la Protezione Civile sta consegnando nove pasti pronti, più un numero variabile di spese, che mediamente sono circa sette”.

“Oltre a tutto questo, il centralino della Protezione Civile svolge anche un importante compito di primo supporto psicologico e, se necessario, mette in contatto il cittadino con il personale preposto a questa funzione. La centrale operativa della Protezione Civile – spiega Dalla Valentina – si tiene anche costantemente in contatto con gli addetti ai servizi sociali, che avendo una profonda conoscenza delle criticità delle varie situazioni sul territorio, possono fornire indicazioni sulle priorità e sulle modalità di intervento più opportune da adottare”.

“Proprio in questi giorni, stiamo anche gestendo la preparazione e la distribuzione sul territorio delle mascherine che ci stanno arrivando dalla Regione Veneto e da una azienda locale (Ndr nella foto sopra una fase della preparazione delle mascherine in sala consigliare a Sona, riconvertita per l’occasione). Solo nel primo giorno abbiamo confezionato 11000 mascherine. Abbiamo cominciato la consegna da San Giorgio in Salici, per poi spostarci nelle altre frazioni. La procedura è rigorosa perché non vogliamo che le mascherine vengano sprecate: ne vengono consegnate quattro per ogni nucleo familiare; passiamo via per via, suonando a tutti i residenti e il recapito avviene sul cancello. Non lasciamo quindi nulla nelle cassette postali. Per chi non fosse presente al momento del passaggio della squadra di Protezione Civile, può contattarci al centralino. Valuteremo quindi, in base al numero delle richieste, se passare per una seconda distribuzione domiciliare o se comunicare al cittadino data, orario e luogo per il ritiro”.

“Il numero delle persone coinvolte nell’attività della Protezione Civile è abbastanza variabile – indica l’Assessore Dalla Valentina -: per fare un esempio, ieri martedì 24 marzo c’erano 5 operatori fissi nella centrale operativa, due squadre da due uomini in giro con i mezzi e 15 persone per la preparazione delle mascherine. La volontà naturalmente è quella di offrire alla comunità un servizio il più possibile serio, attento e professionale, nonostante la circostanza sia quella di un’emergenza straordinaria, che nessuno mesi fa poteva immaginare.”

Ricordiamo che il numero telefonico a cui fare riferimento per mettersi in contatto con la Protezione Civile è lo 0456091290. Tutti i volontari che effettuano servizi domiciliari sono riconoscibili dalla divisa ufficiale.

Trovate tutte le notizie aggiornate e verificate sulla situazione del coronavirus nel Comune di Sona nella sezione speciale del sito del Baco.

Nato a Villafranca nel 1995, risiede a Lugagnano. Ha conseguito la maturità scientifica presso l'istituto Enrico Medi di Villafranca e la laurea triennale in Ingegneria Gestionale presso l'Università di Padova. Lavora nell'ambito dello sviluppo web e dei software gestionali.