Coronavirus a Sona: ecco cosa è permesso e cosa è vietato dal 4 maggio (e poi dal 18 maggio e dal primo giugno)

Con la conferenza stampa di domenica 26 aprile il Presidente del Consiglio Conte ha anticipato i contenuti del nuovo DPCM, che da il via alla fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Molte le novità che entreranno in vigore da lunedì 4 maggio, anche se le aperture sono sicuramente inferiori a quelle che erano state anticipate, e che in tanti attendevano.

Per quanto riguarda la possibilità di movimento, dal 4 maggio si conferma che sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.  

Vera novità è la possibilità di spostarsi per visite mirate ai congiunti: genitori e figli, nonni e nipoti. Ma il divieto di assembramento rimane e gli incontri devono avvenire sempre nel rispetto delle distanze e con le mascherine.

Dunque, ci si potrà muovere all’interno della propria Regione di residenza ma soltanto per i motivi elencati sopra. Per andare in un’altra Regione bisognerà invece avere comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Conte conferma ancora per due settimane l’obbligo dell’autocertificazione, con nome, cognome, indirizzo e destinazione dello spostamento. In sostanza, come si diceva, alle tre motivazioni che consentono gli spostamenti (lavoro, salute, stato di necessità) se ne aggiunge una quarta: incontro con i congiunti.

Importante è la possibilità data dal 4 maggio di passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, purché a distanza di almeno un metro dagli altri (tranne per i conviventi per i quali la distanza non ha significato) e con mascherina e guanti, o un prodotto igienizzante in tasca.

Parchi, ville e giardini pubblici dovrebbero riaprire, ma con ingressi contingentati, che il Presidente del Consiglio ha lasciato alla responsabilità dei Sindaci. E questo per i Comuni si annuncia già come un problema. A Sona vi è un numero importante di parchi, parchetti e micro parchetti: impensabile che il Comune riesca ad organizzare un servizio di contingentamento per tutti. Staremo a vedere. Restano chiuse le aree gioco attrezzate per bambini.

Dal 4 maggio sarà possibile anche a Sona fare jogging, praticare sport all’aperto usando anche la bicicletta e riprendere gli allenamenti individuali senza più il limite dei 400 metri. La distanza di sicurezza tra le persone sarà di minimo due metri.

Rimane confermato il divieto di celebrare le messe. Unica apertura in questo senso è la possibilità di celebrare i funerali, purché alla funzione non prendano parte più di quindici persone con mascherine e rimanendo a distanza. Le persone ammesse alle funzioni dovranno essere soltanto i familiari più stretti.

Bar e ristoranti rimangono chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto da consumare a casa o in ufficio e non rimanendo davanti ai locali. Una situazione che nel Veneto, e a Sona, è già possibile da venerdì scorso a seguito dell’ordinanza del Governatore Zaia.

Ripartono dal 4 maggio anche le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere. Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare.

Per l’apertura dei negozi (tranne che già lavorano come edicole, tabaccherie, alimentari, ottiche ecc) bisognerà aspettare il 18 maggio. Quando potranno ripartire i negozi di abbigliamento e di calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine. Per bar, ristoranti, estetiste e parrucchiere bisognerà invece attendere il primo giugno. E non poche sono le proteste già arrivate da questi settori, anche a Sona.

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