Continua senza sosta l’impegno delle scuole del nostro territorio, come in tutta Italia, per far fronte all’emergenza coronavirus e alla conseguente interruzione forzata della didattica tradizionale. Quella a scuola, sui banchi, tra professori e compagni di classe. Tutti gli insegnanti, di ogni ordine e grado di istruzione, si trovano così a sperimentare e a sperimentarsi nella didattica a distanza.
Pubblichiamo con piacere la lettera aperta inviata alla redazione dalla maestra Nadia Zandonà, referente di plesso della Scuola dell’Infanzia di Lugagnano, che evidenzia l’impegno della scuola anche nei confronti dei bambini più piccoli, che magari non hanno la preoccupazione del vuoto didattico ma risentono dello stravolgimento delle loro abitudini e dell’assenza di interazione con maestre e coetanei.
Venerdì 21 febbraio è stato l’ultimo giorno di scuola: le vacanze di carnevale sospendevano le attività fino al 26 e poi… è scattata l’emergenza sanitaria e le scuole sono rimaste chiuse. Piano, piano tutto è stato cancellato: giornate sportive, progetti didattici, percorsi di psicomotricità e di nuoto, musica e yoga, gita scolastica, festa di fine anno; un piccolo virus ha bloccato tutto, soprattutto la possibilità di vedersi e di stare insieme a scuola.
Dopo un iniziale momento di smarrimento Il primo pensiero è andato ai “nostri” bambini e così abbiamo iniziato a mandare semplici messaggi audio di rassicurazione e di saluto su whatsapp, tramite i genitori rappresentanti. Volevamo far sapere ai nostri piccoli alunni che noi pensavamo a loro e alle loro famiglie anche se non potevamo vederci: “noi maestre ci siamo”, “vi pensiamo”, “andrà tutto bene”, “non preoccupatevi, giocate e restate a casa con la mamma e il papà”.
Le direttive del Ministero della Pubblica Istruzione e le indicazioni per la didattica a distanza ci chiedevano di mantenere un contatto diretto tra insegnanti e alunni, pur sempre a distanza, e in accordo con le famiglie, anche mediante messaggi vocali o video; e così è stato!
I bambini hanno iniziato a rispondere ai nostri messaggi, ed è stato emozionante! Sono arrivati molti audio con baci per le maestre e tanti, tanti saluti per i loro amichetti. Il canale whatsapp aveva aperto una comunicazione ma non era sufficiente e bisognava ora attivarsi anche sulla piattaforma online dell’Istituto.
Con tanta buona volontà e impegno abbiamo cercato di superare limiti e insicurezze individuali nei confronti di una modalità che non era propria della scuola dell’Infanzia e anche chi notoriamente era restia all’uso del computer ha fatto uno sforzo: ha imparato ad attivare l’account, a collegarsi sulla piattaforma, a trovarsi in video conferenza, ecc. Così piano piano, quasi giornalmente, ci siamo confrontate per decidere attività, giochi, video storie, canzoni e filastrocche.
Tutto è diventato possibile, ma online! Con grande soddisfazione, anche la scuola dell’Infanzia Statale di Lugagnano in breve tempo è entrata ufficialmente sulla piattaforma dell’istituto al fianco degli altri ordini di scuola “maggiori”.
Adesso, dopo queste settimane di utilizzo, di una modalità nuova di fare scuola possiamo dire che è anche divertente! Le sezioni sono aperte online come lo erano a scuola e tutti i bambini possono andare nelle tre sezioni ad ascoltare le canzoni o le storie che preferiscono e che le diverse insegnanti registrano per loro. La risposta dei bambini con i loro video, gli audio e le foto dei loro disegni ha confermato che era importante per tutti avere uno spazio ufficiale e visibile di comunicazione e condivisione.
La passione e l’impegno per il nostro lavoro la mettiamo ora anche nel creare video e audio, superando spesso la timidezza e l’imbarazzo di essere visibili a tutti, soprattutto quando il nostro codice comunicativo si adatta ai nostri piccoli alunni e, grazie anche all’aiuto e alla collaborazione dei colleghi dell’istituto esperti di Web e del sito, stiamo diventando sempre più pratiche nel comunicare e postare le varie attività.
Noi insegnanti aspettiamo con pazienza e fiducia di poter tornare a scuola, in quella vera, fatta di mattoni, dove si fa esplorazione, si gioca, si fa ricerca ed esperienza, dove i sorrisi e gli abbracci sono reali e sono emozionanti proprio perché vissuti nel contatto quotidiano. Comunque possiamo dire di aver scoperto una grande opportunità nella didattica a distanza che, forse senza questa situazione, non avremmo potuto sperimentare. Anche quello che inizialmente ci era sembrato difficile o un limite ci ha arricchite di competenze e conoscenze nuove, che sono diventate parte del nostro bagaglio personale e professionale e che potremo utilizzare anche in futuro quando l’emergenza sanitaria sarà terminata e potremo tornare nella nostra scuola con i nostri alunni.