Sabato 9 maggio è stata, di fatto, la prima vera prova di Fase 2 dal punto di vista dei comportamenti sociali. Anche perché si è trattato del primo giorno festivo nel quale era consentito spostarsi in tutta la regione per fare attività motoria o sportiva.
Nel territorio di Sona la situazione per l’intera giornata è stata sostanzialmente tranquilla. Non si sono registrate situazioni di reale affollamento se non, parzialmente, in alcuni momenti nel pomeriggio, ed in alcune zone circoscritte soprattutto del centro di Lugagnano e lungo qualche strada vicinale. Nulla però di particolarmente grave. Una prova che quindi, da questo punto di vista, è stata superata.
Quello che invece preoccupa è stato constatare che ci sono ancora troppe persone che si muovono senza mascherina. Si vedono soprattutto alcuni adolescenti, ma anche adulti ed anziani, in giro per le nostre frazioni con la mascherina abbassata o, addirittura, senza.
Ieri, nell’intervista che ogni sabato rilascia a Federica Valbusa del Baco, il Sindaco di Sona Mazzi ha voluto segnalare proprio questo problema: “I cittadini portano la mascherina, ma qualcuno la tiene sotto il naso. Su questo ci sono molti controlli della Polizia Locale e, finora, è stato fatto un richiamo bonario, ma chi continua a non capire verrà sanzionato”.
Evidentemente in molti ancora non hanno capito che portare la mascherina non costituisce un accessorio ma si tratta della principale misura, assieme alla distanza, per evitare il contagio.
L’obbligo di portare la mascherina quando si esce di casa è previsto anche dall’ultima Ordinanza del Governatore del Veneto Zaia, la numero 46 del 4 maggio 2020, che appunto prevede che “In tutti i casi di uscita dalla proprietà privata, è obbligatorio l’utilizzo di mascherina, o altro strumento di copertura di naso e bocca, e di guanti, o di liquido igienizzante. Non sono soggetti all’obbligo di utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca i bambini al di sotto dei sei anni e i soggetti con forme di disabilità. La violazione delle presenti disposizioni comporta l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 4 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19”. Sanzione il cui accertamento compete alle forze dell’ordine.
L’eccezione prevista dalle FAQ regionali è per chi fa sport ad alta intensità, con l’indicazione che però tali sport non devono essere svolti in mezzo alla gente e che la mascherina va comunque indossata appena ci si ferma.
Per fare chiarezza su cosa è realmente permesso e cosa è realmente vietato a Sona e in tutto il Veneto, il Baco ha pubblicato qualche giorno fa una dettagliata scheda, che invitiamo tutti a leggere.