Corbaz a Sona: fatto l’accordo, che viene approvato in Consiglio Comunale

Consiglio Comunale particolarmente intenso quello di ieri sera, come era prevedibile considerato che all’ordine del giorno cappeggiava la vicenda Corbaz. Dopo l’analisi delle interpellanze e la votazione delle variazioni al Bilancio (maggiori fondi per cultura e per la redazione del PAT), la discussione si è spostata subito sul vero tema della serata.

Il sindaco Gualtiero Mazzi e l’assessore Vittorio Caliari hanno presentato le linee guida dell’accordo tra il Comune di Sona, la Corbaz Srl, la Oikia Finanziaria Spa e la Agromar Sarl, che prevede che il Comune provveda ad una variazione dello strumento urbanistico vigente – trasformando una zona classificata “E2a” rurale in “D4” per attrezzature per scali ferroviari – per permettere il prolungamento dei binari esistenti al fine di rendere pienamente operativo l’interporto ferroviario sotto il Monte Spada a Sona.

Nell’accordo le Ditte interessate si sono impegnate a versare al Comune un milione e mezzo di euro oltre al ripristino ambientale del sito e all’asfaltatura di via Monte Spada. L’Assessore al Bilancio ha più volte sottolineato come la portata economica dell’accordo, che diventerà un’entrata per il Comune, sia fondamentale per cominciare un’opera di risanamento del bilancio comunale che – ad oggi – risulterebbe in situazione di gravi ristrettezze.

Il sindaco Gualtiero Mazzi e il vicesindaco Gaspare Di Stefano hanno invece insistito maggiormente sulla necessità che vi era di porre finalmente termine ad una situazione logistica insostenibile e a provvedere alla riqualificazione ambientale di quella parte della collina violata dai lavori di scavo.

Approfonditi sono stati gli interventi dei Consiglieri di Minoranza della Lista Civica L’Incontro che hanno sviscerato il merito dell’accordo, chiedendo all’Amministrazione di rinviarne l’adozione al fine di poter meglio approfondire punti controversi.

Il Capogruppo Gianluigi Mazzi ed i Consiglieri Bianco, Forlin, Farina, Aldrighetti e Ambrosi hanno sottolineato le incongruenze e la vaghezza dell’accordo soprattutto in tema di riqualificazione ambientale e hanno fatto presente come non vi sia nel documento la necessaria valutazione dell’impatto in termini di traffico di mezzi pesanti che un tale scalo ferroviario avrà per il nostro Comune.

Al Sindaco è stato poi chiesto un passaggio assembleare con la popolazione, come promesso in campagna elettorale quando si era sostenuto che i grandi interventi su Sona sarebbero stati tema di confronto con la cittadinanza.

Breve intervento anche del Consigliere di Minoranza Giannantonio Mazzi della Lista Crescere Insieme Camminare Insieme che ha chiesto attenzione alla vivibilità della popolazione di Sona.

La replica è toccato al Sindaco e al Vicesindaco, che hanno indicato come il traffico dell’interporto si svilupperà quasi esclusivamente verso il casello autostradale di Sommacampagna (si è parlato anche degli interventi che farà la Provincia sulla Morenica, con una nuova rotonda e un ampliamento stradale) e che in tema ambientale il Comune vigilerà sul corretto ripristino dei luoghi.

Circa il confronto con la cittadinanza, il Sindaco si è detto sempre disponibile a questo tipo di iniziative, ma l’accordo con Corbaz – ha sostenuto – presentava tali caratteri di urgenza da non poter essere rimandato oltre. Il vicesindaco Di Stefano ha anche rivendicato i doveri della maggioranza, che deve assumersi le responsabilità delle scelte da intraprendere.

Dei numerosi emendamenti proposti da L’Incontro per modificare l’accordo, solo uno è stato recepito. In forza del quale ogni volta che nell’accordo è prevista la manutenzione da parte di Corbaz (ad esempio dell’area verde prospiciente l’interporto) la durata di tale impegno è portata da uno a dieci anni.

Il testo come modificato è stato quindi votato in blocco dalla maggioranza (assenti Troiani, Giovanzana e Pantano) mentre tutti e sette i Consiglieri di minoranza si sono astenuti, concordando sulla necessità di arrivare a tale accordo ma dicendosi non soddisfatti dai termini dell’accordo stesso.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.