Consiglio comunale di Sona in qualche maniera surreale quello che si è tenuto mercoledì scorso a Sona. A conferma di una situazione di stallo che ormai da mesi contrappone maggioranza a minoranza.
L’ordine del giorno prevedeva alcuni argomenti importanti, tra i quali l’elezione del Vicepresidente del Consiglio comunale a seguito delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Moletta, la variazione al bilancio di previsione, l’adeguamento del Piano urbanistico a seguito della delocalizzazione dello stabilimento ANCAP da parte del C.I.P.E., la modifica al programma triennale delle opere pubbliche e la revoca al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2018-2020.
Da trattare vi erano anche alcuni punti rimasti non conclusi dalle sedute precedenti, come l’elezione degli Amministratori comunali nella Commissione consultiva comunale per le realtà associative, la nomina del componente della minoranza nel Direttivo della Pro Loco Sona e la nomina del componente della minoranza nel comitato di partecipazione dell’asilo nido comunale “Sull’Arcobaleno”.

Nomine che si erano arenate proprio a seguito del forte scontro tra maggioranza e minoranza che aveva generato in sede di prima seduta del Consiglio la nomina quale Vicepresidente del Consiglio comunale di Moletta, che poi – come si diceva – ha dato le dimissioni.
Assente alla seduta di mercoledì il Sindaco Gianluigi Mazzi per un lutto famigliare. Ed la seduta si apre, infatti, con le condoglianze al Sindaco da parte dei Capigruppo di maggioranza e di minoranza per la perdita subita.
Il Consiglio comunale vero e proprio prende il via quindi sui punti caldi delle nomine. La votazione sulla scelta del nuovo Vicepresidente del Consiglio ha visto la maggioranza votare scheda bianca e la minoranza, Moletta compreso, votare compatta per Edgardo Pesce della lista “Lega – Liga Veneta – Salvini”, che, pertanto, diventa Vicepresidente del Consiglio comunale di Sona.
Nella sua prima dichiarazione nel nuovo incarico Pesce ha assicurato che “sarò il Vicepresidente di tutti come l’attuale Presidente”.
Per quanto riguarda gli enti, entrano in quota minoranza Maurizio Moletta nel Direttivo della Pro Loco, Antonella Tortella di “Lega – Liga Veneta – Salvini” nel comitato di partecipazione dell’asilo comunale “Sull’Arcobaleno” e Nicolò Ferrari della lista “Progetto Comune – Bonometti” nella Commissione Consultiva Comunale per le Realtà Associative.
La seduta è stata quindi temporaneamente sospesa su richiesta del Consigliere Flavio Bonometti per una riunione dei Capigruppo per discutere sull’opportunità di rimandare il Consiglio stante l’assenza del Sindaco. Richiesta posta dalla minoranza ma respinta dalla maggioranza..
Alla ripresa dopo l’interruzione a prendere la parola è il Consigliere di minoranza di “Lega–Liga Veneta” Gaspare Di Stefano che, riprendendo quanto discusso durante l’interruzione, indica come i successivi punti da trattare nella seduta siano estremamente politici, e che pertanto la minoranza non ritenga corretto e opportuno discuterli in assenza del massimo vertice dell’Amministrazione locale.
“Su questi punti si dovrebbe innestare una discussione molto accesa in quanto sono temi molto qualificanti per il territorio. Noi non ci sentiamo – spiega Di Stefano – in assenza del Sindaco, anche per rispetto nei suoi confronti, di partecipare a questo tipo di dibattito. Ci è stato detto che questi punti non possono essere rimandati, ma riteniamo che una settimana in più cambi poco. Comunque, questa è stata la decisione della maggioranza, come emersa dalla conferenza dei Capigruppo, e non sentendoci di affrontare in queste condizioni un dibattito serio e franco, informo il Consiglio che la minoranza, pur rimanendo in aula, non parteciperà alla discussione ma solo al voto”.
A lui risponde il Capogruppo di maggioranza di “Persona al Centro” Paolo Bellotti, che spiega di comprendere le ragioni della minoranza ma che i temi all’ordine del giorno vanno affrontati per permettere agli uffici di lavorare.
Dopo queste dichiarazioni il Consiglio prosegue in un clima, come si diceva, surreale. Con la maggioranza che interloquisce, con gli Assessori che dettagliano i temi oggetto della discussione e tutta la minoranza che rimane ostentatamente in silenzio.
Consiglio che, quindi, in assenza di dibattito si chiude velocemente in poco più di mezzora. I punti all’ordine del giorno vengono approvati dalla maggioranza, con la minoranza che vota contro o si astiene. E dibattito rimandato alla prossima seduta.