“Chiedo scusa per i marciapiedi. Ma in quanti a Sona non pagano le tasse senza motivo?”. Il Sindaco Mazzi risponde

Gianluigi Mazzi, attuale Sindaco di Sona.

Ha creato un ampio dibattito l’articolo pubblicato qualche giorno fa sul nostro sito in merito alle condizioni disastrose dei marciapiedi di via XXV Aprile a Palazzolo, con la segnalazione del lettore Andrea Scattolini sulle difficoltà di muoversi, soprattutto per chi è costretto su una sedia a rotelle.

Sul tema interviene anche il Sindaco di Sona, che si è sentito direttamente chiamato in causa dalla vicenda e ritiene importante rivolgersi direttamente ai cittadini di Sona su questo ed altri temi collegati. Partendo da un ragionamento su chi non paga le tasse.

“In questi giorni – esordisce il Sindaco Mazzi – sono stati spediti i solleciti per 998 famiglie, rispetto alle 7.590 utenze presenti a Sona, che non hanno pagato tutta o in parte la Tari, Tassa Rifiuti, dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani”.

“Solleciti con un costo che dovrà sostenere la comunità stessa; importi non incassati che finendo nel fondo crediti di dubbia esigibilità bloccano l’Amministrazione di accedere ad alcuni capitoli, dove confluiscono anche le contravvenzioni del codice stradale, l’Imu, la tassa soggiorno, il servizio Mense, il servizio scuolabus e la Tari appunto. Il non incassato ammonta ad un valore impressionante, per questo motivo una parte di avanzo di amministrazione determinato al 31.12.2018, pari ad €. 3.297.521,52 è stata accantonata per far fonte a crediti di dubbia esigibilità”.

“E l’importo cresce sempre di più – prosegue Mazzi -: e succede che mentre su Facebook sempre più il cittadino lamenta e segnala i propri diritti di avere un Comune vicino ai problemi del territorio, del luogo dove abita, della strada dove cammina, dall’altra lo stesso cittadino non evidenzia i doveri, quelli per esempio di pagare le tasse, soldi che poi aiutano, nel bilancio, ad erogare e ritornare servizi sul territorio”.

“Ci sono le persone in difficoltà, lo sappiamo: quelle possono rivolgersi ai servizi sociali. Io stesso come Sindaco li ricevo e cerco una soluzione che possa aiutare chi ne ha bisogno. Ci sono in corso rateizzazioni, applichiamo il baratto amministrativo dove i cittadini possono offrire ore di lavoro in alternativa al tributo, e nei casi più estremi l’Ente si sostituisce nei pagamenti. Ma questi sono pochi, casi che conosciamo, sono cittadini in vera difficoltà”.

“Quello che invece spesso capita è la presenza dei ‘furbi’, quelli che non pagano o ‘dimenticano sistematicamente di pagare’. E la cosa mi fa stare male è trovarli poi su qualche social che commentano e lamentano il sacchetto non raccolto, le erbacce sui marciapiedi, la scarsa presenza dei vigli, le telecamere mancanti, i lavori non fatti davanti a casa…”.

“Sicuramente – indica Mazzi – questo scritto farà arrabbiare qualcuno, insultando lo Stato per la forte pressione fiscale. Io però, come Primo Cittadino, nel rispetto del giuramento fatto e delle normative statali di riferimento, devo obbligatoriamente incassare per far quadrare il bilancio. E il bilancio del Comune è composto da tante voci; molte di queste alimentano poi i diversi capitoli di spesa. Un po’ come il portafoglio personale o il bilancio domestico di ognuno di noi: se incasso i soldi a me dovuti poi posso spendere; altrimenti non posso”.

“E’ chiaro che quanto evidenziato dal sig. Scattolini è corretto e ci attiveremo per rimediare. Conosco e stimo Scattolini, e nulla ha a che fare con la problematica Tari poc’anzi descritta. Insieme all’Assessore Merzi, che segue le manutenzioni, chiediamo scusa alla Comunità se abbiamo aspettato ad intervenire, soprattutto alla persona in difficoltà che passa in quelle zone. L’attesa, come molti di Palazzolo conoscono, era legata ad una situazione finanziaria difficile del privato frontista in quel punto fotografato, cantiere di confine da tempo lasciato in abbandono”.

“Infine – conclude il Sindaco di Sona – , ci tengo a dire che ben vengano anche gli articoli come quello sui marciapiedi di Palazzolo: le vostre puntuali segnalazioni portano elementi agli uffici del Comune che i residenti non hanno il coraggio di scrivere direttamente; allo stesso tempo permettono ai cittadini stessi di capire che i problemi sono tanti e diffusi su tutto il territorio, nei 41 km quadrati e nelle oltre 250 km di strade che abbiamo da gestire. Uno alla volta i principali problemi verranno risolti, soprattutto se avremo in casa tutti i soldi dovuti”.

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