Campo estivo nella “scandinava” Polsa in trentino per i lupetti degli scout di Lugagnano, vichinghi per una settimana

Da lunedì 31 luglio a domenica 6 agosto, si è svolto a Polsa, in Trentino, il consueto campo estivo per i lupetti del branco Roccia della Pace che conclude e corona le attività scout svolte durante l’anno.

Dopo aver solcato i mari del Nord a bordo di una nave vichinga (che qualcuno potrebbe scambiare per un pullman), e aver attraversato a piedi le foreste della Scandinavia, il branco è finalmente giunto al villaggio di Berk dove ha trovato ad accoglierlo Stoik, Astrid, Skaracchio e Gambedipesce, alcuni dei più valorosi guerrieri dell’isola.

Seguendo le orme di Hiccup e Sdentato, i protagonisti della trilogia Dragon Trainer, i bambini si sono presto trasformati in aspiranti cavalieri dei draghi e imparando a conoscere sé stessi sono riusciti a trovare il proprio drago e a difenderlo dai cacciatori che minacciavano l’isola.

Nel villaggio, come nel branco, ognuno era fondamentale e doveva fare la sua parte. Così quelle che durante l’anno erano state le sestiglie hanno ceduto il posto a clan vichinghi che ogni giorno si premuravano di svolgere un preciso incarico per permettere una pacifica e piacevole convivenza sull’isola. C’era quindi chi si occupava di apparecchiare e sparecchiare, chi lavava pentole e piatti, chi si dedicava a spazzare le camere e chi doveva affrontare i bagni armato di moccio e spugna.

A queste mansioni, molto utili ma poco entusiasmanti, erano alternati allenamenti ed esercizi per affinare le abilità vichinghe di ogni membro del villaggio. Per far sì che ogni lupetto potesse perfezionare le proprie qualità, Stoik e gli altri avevano predisposto degli allenamenti che coinvolgessero tutti i tipi di competenze: da quelle fisiche a quelle più manuali e intellettuali.

Muniti di colla, cartoncini e dei materiali più disparati, tutti gli aspiranti cavalieri dei draghi hanno realizzato il proprio elmo, hanno costruito uno strumento da suonare durante i cerchi serali e hanno dato vita al loro drago personale.

Hanno poi partecipato al torneo della Corsa dei Draghi, una variante del gioco di roverino, e alle famosissime Asgardiadi durante le quali si sono cimentati in sfide come il “lancio del martello di Thor” (più noto come il lancio del peso), la “corsa del carro di Odino” (la corsa della carriola) o il “tiro delle corna di Loki” (tiro alla fune) e molti altri ancora.

Il duro percorso di allenamento ha però dato i suoi frutti quando i terribili cacciatori di draghi hanno raggiunto l’isola e attaccato il villaggio. Senza mostrare segni di paura, infatti, tutto il branco si è subito preparato alla battaglia mettendo in fuga il malvagissimo Drago Bludvist e i suoi scagnozzi. Durante lo scontro finale i lupetti sono riusciti a recuperare i loro draghi, che i cacciatori avevano rubato, e salvare definitivamente Berk.

Come ogni grande vittoria che si rispetti, anche questa è stata adeguatamente festeggiata con un ricco banchetto, accompagnato da canti, scenette e buon cibo. Il tutto innaffiato dalla più pregiata birra vichinga: il sidro di mele analcolico.

Al termine della settimana, la pace e la tranquillità sono tornata sull’isola e il branco ha potuto quindi tornare a casa. Prima di lasciare Berk però i lupetti hanno dato prova ai genitori di quanto imparato durante il campo sfidandoli in alcune delle prove delle Asgardiadi e celebrando la fine dei giochi con un ricco picnic condiviso.

A conclusione della giornata il branco e i reparti, con i rispettivi genitori, si sono riuniti per vivere insieme la messa domenicale, celebrata da don Francesco Da Re e vissuta in pieno spirito scout: seduti in cerchio, spalla contro spalla, chitarre alla mano e le cime all’orizzonte.

Classe 2001 e terza di quattro fratelli. Diplomata in tempo di Covid presso il liceo classico Don Mazza e ora studentessa universitaria. Facile all’entusiasmo e appassionata. Nel suo piccolo cerca, e spera, di lasciare il mondo migliore di come lo ha trovato, secondo l’insegnamento scout.