L’apertura di nuove attività commerciali nel Comune di Sona è un segnale sicuramente positivo che ci fa capire , anche in un periodo di crisi economica globale, l’esistenza di persone disposte a scommettere ancora sulla vitalità di un Paese che negli ultimi anni era venuta a scemare. Se anche nei nostri Amministratori ci fosse qualcuno con le stesse convinzioni sarebbe un’ottima cosa ma purtroppo non si riescono a vedere avvisaglie che rendano realizzabile questa speranza.
La qualità di vita di ogni comunità è in stretto rapporto con la sua viabilità e quest’ultima condiziona piu’ di quanto si possa immaginare, le nostre quotidiane scelte di movimento facendoci per esempio decidere se fermarsi in paese utilizzando i negozi locali, o proseguire altrove verso i soliti centri commerciali. Ma non è solo la carenza di parcheggi, frutto di una cronica errata urbanizzazione, a rendere difficoltoso raggiungere il cuore delle nostre borgate, quanto piuttosto il vergognoso stato in cui versano i nostri scassati marciapiedi.
Ai nostri governanti sfugge che esiste, e per fortuna resiste, la categoria dei “deambulatori”, persone che amano usare come mezzo di locomozione le proprie gambe e le utilizzano per raggiungere il centro del paese avendo così piu’ tempo anche per osservare le vetrine, non dovendo infatti controllare con la coda dell’occhio se la propria auto parcheggiata in seconda fila è ancora priva di multa. Queste persone, spesso anziane, sanno quanto sia difficile camminare su marciapiedi sgretolati dalle radici sottostanti e debbono spesso intraprendere un vero e proprio percorso di guerra per evitare buche o scale e muretti di abitazioni private.
Soltanto i nostri amministratori sembrano essere all’oscuro del problema, nonostante il famoso software acquistato dal Comune lo scorso anno per segnalare le usure di strade e marciapiedi; se funziona, immagino dovrebbe emettere continui suoni e lampeggi per segnalarci la disastrata situazione non solo di Lugagnano ma anche di Sona e Palazzolo, sulle direttrici scuola ed impianti sportivi…
La paura è che ai circa 8.000 € spesi per quel progamma informatico se ne possano aggiungere molti di più se dovesse arrivare in Comune qualche causa d’indennizzo. Tra chi decide di andare a piedi in centro paese c’è sicuramente qualche avvocato di professione… e se incappasse in qualche brutta caduta?