Domenica scorsa 28 febbraio a Lugagnano nel pomeriggio doveva tenersi la grande sfilata di Carnevale, culmine degli eventi carnevaleschi 2016.
Grande era l’aspettativa nella frazione, e ben oltre, per una sfilata che da anni si è ormai ritagliata lo spazio di uno dei maggiori appuntamenti carnevaleschi della provincia, forse secondo solo al Bacanal del Gnoco a Verona.
Già nei giorni precedenti domenica si sapeva che le previsioni del tempo erano pessime, con altissime probabilità di piogge torrenziali proprio nelle ore previste per la sfilata. Si arriva quindi alla domenica mattina e attorno alle ore 11 – mentre effettivamente stava piovendo – il Direttivo del Comitato Carnevale Benefico Lo Tzigano emette un comunicato, riportato dal Baco, per annunciare ufficialmente che la sfilata era annullata.
Arriva poi l’ora originariamente prevista per la sfilata e di pioggia nemmeno l’ombra. Nuvole tante e minacciose ma acqua zero. Apriti cielo (e non per la pioggia)! Si assiste infatti al divampare di una fortissima polemica che immediatamente inonda la rete, soprattutto sui social.
Il primo a scrivere al Baco, e poi a ribadire sulla propria pagina facebook, è il titolare di un bar del centro della frazione, che certo non le manda a dire. “Buon pomeriggio, sono le 15 e assolutamente non piove, già da 3 ore, ricordo quando c’era più serietà sfilate sotto la neve. Comunque al di là di tutto volevo ringraziare a nome credo di tutti gli esercizi pubblici. La non sfilata di oggi, in quanto ci ha dato modo di comprendere la costante presenza di interessi occulti all’interno del comitato benefico per dire di Lugagnano”.
Ma non è l’unico ad entrare nella polemica. A scrivere sulla pagina facebook del Baco è ad esempio un lettore, che parla di “Uno schiaffo morale alla comunità di Sona e limitrofe, fortunatamente alle altre frazioni del nostro comune interessa meno il tornaconto e più il divertimento comunitario…”. O una lettrice che sempre su facebook scrive che “Se ci fosse un minimo di correttezza e serietà la rimandano a un altro sabato o un’altra domenica… anche se non ci sono le maschere e solo o carri è lo stesso”. E cosi molti altri, con toni spesso assai accessi.
Il Direttivo del Comitato Carnevale Benefico Lo Tzigano, interpellato dal Baco, decide pertanto di dare la propria versione su quanto accaduto e sui motivi delle scelte prese.
“’Causa maltempo la sfilata di Carnevale prevista per oggi pomeriggio è stata annullata’. Questo – esordiscono dal Direttivo – il messaggio emesso domenica verso le 11 da parte dell’Associazione Carnevale benefico Lo Tzigano, quando le previsioni infauste di brutto tempo che da una settimana imperversavano si sono purtroppo rivelate vere. Giungere a questa decisione non è stato né semplice né facile per i membri del Direttivo, che già dal mattino presto erano stati sommersi di telefonate di carnevalanti, chi per annullare la presenza del proprio carro o gruppo, chi per avere informazioni. Fino alla Messa, e così era stato infatti annunciato in Chiesa, la sfilata era confermata. Poi purtroppo, brusco cambiamento”.

“La situazione alle 11 era questa – ci spiega il Presidente Merzari -: tempo brutto e pioggia, partecipanti alla sfilata ridotti a molto meno della metà, concorso Lo Tzigano d’argento praticamente annullato, in quanto i gruppi aderenti che sfilano con abiti preziosi non rischiavano di danneggiarli dall’acqua, e, fattore molto più importante, la Protezione civile in allerta meteo che non garantiva la presenza dei propri uomini fino alla fine della manifestazione, in quanto, in caso di allarme, avrebbe giustamente lasciato la postazione. E questo significava non avere alcuna garanzia di sicurezza.”
“Ci si è trovati così di fronte ad un ultimatum irreversibile in quanto, in caso di annullamento come poi è successo, la Polizia municipale che aveva dato la propria disponibilità di uomini e strutture, non ha dato la possibilità di ripensamenti. Bisogna ricordare – spiegano ancora dal Direttivo del Carnevale – che in caso di eventi di questo tipo, che vedono coinvolte molte persone, servono domande al Comune, alla Polizia, alla Protezione civile, ai mezzi di soccorso, bisogna richiedere ordinanze per la chiusura strade e altro. Praticamente non è che se poi fosse arrivato il sole si sarebbe potuto dire: ‘Che bello, facciamo la sfilata con chi c’è!’. No, in caso di manifestazioni di questa portata non funziona così. E così la festa si è svolta all’interno del Palatenda.”
A proposito poi delle tante critiche arrivate il Presidente Eliseo Merzari si mostra molto dispiaciuto ed irritato, dichiarando: “Ho letto che il Comitato è stato tacciato di interessi occulti, chissà poi quali se si escludono gli sponsor, necessari ad ogni manifestazione. Evidentemente chi ha criticato non ha la minima idea di come si organizzano le cose in regola. Ma, a parte quello, ciò che irrita di più è che si critica sui social o con volantini anonimi, nessuno è venuto a chiedere se poteva dare una mano, o i motivi per cui la sfilata è stata annullata. Ed alla fine le lamentele non ci sono state per la mancata festa per bambini o per la cittadinanza, tranne che in qualche commento, ma puramente perché gli esercizi pubblici non hanno avuto un tornaconto economico. Questo veramente ha dello squallido, ma leggere cose tipo ‘un giro per il paese dei gruppi si poteva fare visto che tutti i bar si erano preparati all’evento’ oppure ‘visto che i gruppi stranieri erano quì a Lugagnano due passi in quel centro che tutti vogliono far rivivere si poteva fare o si fanno due passi solo alla Grande Mela che sponsorizza?’ beh, si commenta da solo. Precisiamo che la sfilata all’interno della Grande Mela è inserita nel calendario del carnevale veronese. In ogni caso, anche ammesso si fosse potuto fare, avremmo scontentato gli esercizi pubblici fuori dal centro… storia infinita”.
“Se chiudiamo la strada per un evento, arrivano critiche perché i negozi non lavorano, se la lasciamo aperta, critiche per lo stesso motivo Beh, decidiamoci. Se la sfilata si fosse fatta – conclude Merzari – non avremmo avuto certo applausi dai nostri detrattori di ieri, perché si è molto bravi a criticare e basta, mi sarebbe piuttosto piaciuto leggere un minimo di dispiacere per chi oltre al nostro gruppo ha lavorato per mesi, vedi i ragazzi dell’Underground, o i tanti gruppi stranieri che hanno macinato chilometri. No, si pensa solo al mancato introito. Comunque il Palatenda era gremito all’inverosimile, con gente che sotto la pioggia era fuori in fila per entrare. Abbiamo assistito anche a una mini sfilata dei molti bambini in maschera presenti, che si sono divertiti al coperto e al sicuro. Da parte mia e del mio gruppo un grazie a chi ha festeggiato con noi, fino a sera e nelle serate precedenti, e un arrivederci all’anno prossimo, sperando nel sole.”
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