Alta Velocità a Sona: CEPAV DUE non ha modificato il percorso

Sembra realmente accelerare il processo che dovrebbe portare i treni ad alta velocità ad attraversare il territorio di Sona lungo tutta la sua lunghezza.

Dopo le procedure iniziali di cui abbiamo già parlato in precedenti articoli (leggi qui, qui e qui), CEPAV DUE (Consorzio Eni per l’Alta Velocità) ha fatto pervenire negli scorsi giorni in Comune le tavole dei progetti della linea, dalle quali si ricava che, rispetto al progetto iniziale risalente al 2003, non è stata recepita nessuna delle indicazioni di variante chieste dal Comune qualche mese fa per mitigare l’impatto sul nostro territorio.

CEPAV DUE ha anche informato che a breve terrà una conferenza di servizi per iniziare ad entrare nel concreto del progetto. Urgenza confermata dal fatto che lunedì 29 su L’Arena è apparsa la comunicazione di avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) proprio dell’alta velocità (LEGGI L’AVVISO CLICCANDO QUI).

Il progetto prevede la realizzazione di un cavalcavia sul raccordo ferroviario in fondo a via De Amicis a Lugagnano, che era previsto dal vecchio piano regolatore ma che nel nuovo strumento urbanistico non è più presente. Un’altra criticità riguarda il cavalcavia che dovrebbe essere realizzato in via Stazione. Per questo passaggio il Comune aveva chiesto che venisse sfruttato sottopassagio già esistente, senza realizzare una nuova struttura.

Altra richiesta del Comune è che venisse salvaguardata la storica Corte Messedaglia, sempre a Lugagnano, dove invece è previsto il raccordo ferroviario con il Quadrante Europa.

Altra grossa criticità è quella che riguarda l’azienda di porcellane Ancap in val di Sona, che se il tracciato non venisse spostato rischia di essere insediata proprio sul sedime di passaggio della ferrovia.

In agosto tutti i Comuni della tratta Brescia-Verona, ad eccezione dei Comuni di Brescia e di Verona, hanno firmato un’intesa per proporre che il tracciato venga spostato più a sud. Il documento è stato inviato al Ministero delle infrastrutture e a breve si terrà una riunione alla presenza dei Sindaci. Potrebbe essere una delle ultime possibilità per provare a far passare qualche variante.

Nel corso del Consiglio Comunale di lunedì 29 settembre il Sindaco ha promesso che appena le cose saranno più chiare terrà un’assemblea pubblica per spiegare alla cittadinanza i reali confini della vicenda.

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