Alle porte di Lugagnano un nuovo centro commerciale di 21mila metri quadrati

Un’importante novità urbanistica interessa il nostro territorio, tra la frazione di Lugagnano e San Massimo.

A seguito, infatti, dell’approvazione da parte della Giunta regionale del Veneto del Piano d’area Quadrante Europa (Paqe), tra le altre cose è stato dato il via al progetto di riconversione del seminario di San Massimo, su 388.145 metri quadrati.

Il progetto prevede la creazione del cosiddetto “Ecoborgo di Mezzacampagna”, l’iniziativa edilizia con cui si intende riqualificare l’area dell’ex Seminario minore. Nell’immagine sopra il rendering del progetto.

Nell’area dove oggi è presente il Seminario Minore si edificherà per 256.175 metri cubi tra urbanistica residenziale, un parco della musica, e un centro commerciale. 140.127 metri cubi saranno, invece, destinati ad attività terapeutiche, spazi per il seminario, scuola, centri pastorali e auditorium.

Ma è proprio la realizzazione di un nuovo centro commerciale di 21mila metri quadrati a creare in questi giorni una forte polemica sia della politica di minoranza in Comune a Verona che delle associazioni di categoria, in quanto la realizzazione di quel centro commerciale rischierebbe di mandare in tilt la viabilità della zona. Oltre a colpire le realtà commerciali di prossimità, come dichiarato da Confesercenti Verona per bocca del direttore generale Alessandro Torluccio, che ha criticato l’idea di un centro commerciale “che contribuirà a destrutturare il già moribondo tessuto commerciale locale, che nulla conterà per i piccoli negozi di quartiere e che contribuirà alla perdita di posti di lavoro qualificati”.

Classe '95 e originaria di San Giorgio in Salici, è cresciuta con la passione per la scrittura e l'amore per lo sport, soprattutto la pallavolo. Nel 2020 ha conseguito la laurea magistrale in Editoria e giornalismo all’Università di Verona, e dopo aver lavorato diversi anni come bibliotecaria, oggi prosegue, in campo professionale, sulla strada dell'informazione.