Sicuramente una buona notizia quella che arriva dagli ultimi dati in tema di tassazione locale per i cittadini del Comune di Sona.
A Sona la pressione fiscale risulta, infatti, essere di 352 euro per abitante, la più bassa in assoluto tra quella dei Comuni limitrofi di dimensioni analoghe. Spostandoci nella vicina Pescantina la pressione sale a 398 euro per abitante, a Bussolengo è di 496 euro e a Negrar raggiunge addirittura i 461 euro, quasi cento euro in più rispetto al nostro Comune.
Scendendo nel dettaglio della TARI, si scopre che anche qui Sona vanta gli importi più bassi. Ogni cittadino sonese spende, infatti, 87,64 euro, cifra che sale ad euro 102,59 a Pescantina, a 102,70 euro a Negrar e a 150,64 a Bussolengo.
Ancora più positiva è la situazione del Comune di Sona se si analizza il rapporto tra “deficit/Pil”, cioè è il rapporto tra il debito e la spesa corrente. A Pescantina il rapporto è del 140 per cento, Bussolengo è al 65 per cento, Negrar al 95 per cento, mentre a Sona si scende addirittura al 21 per cento.
Il dato di Sona è in linea con un trend che ormai si ripete da qualche anno. Già nel 2016, infatti, nel rapporto elaborato dal Centro studi di Confartigianato Veneto (che prende in considerazione i 118 comuni della regione oltre i 5.000 abitanti e con il maggior numero di imprese) il primo Comune veronese a comparire nella classifica dell’indicatore sintetico di attrattività fiscale era stato proprio Sona, in ottava posizione totale su tutti i Comuni veneti, con un indice IAF di 751,25 punti.
“Questi dati sono una conferma importante di come stiamo amministrando – esordisce il Sindaco di Sona Mazzi, contattato dal Baco per un commento -. Una gestione attenta e oculata della spesa pubblica, una riorganizzazione ed ottimizzazione della struttura e dei processi informatici, una gestione operativa fatta ricordandosi sempre che i primi contribuenti sono i cittadini stessi, privilegiando le professionalità del personale interno rispetto a costosi professionisti, hanno permesso di arrivare a dati economici complessivi che devono essere motivo di orgoglio per noi e per i concittadini stessi”.
“Sono curioso di vedere se qualcuno dirà ancora che è merito del passato – prosegue il Sindaco di Sona -, visto che qualche anno fa proprio in risposta a dati che ponevano Sona al primo posto in provincia su questa tematica, qualcuno sosteneva che il merito fosse di chi aveva amministrato tempo prima. E assicuro che fino al 2023, quando finirà questa Amministrazione, Stato centrale permettendo e attraverso un coinvolgimento sempre più consolidato di cittadinanza attiva, potremo dimostrare che si può fare ancora meglio”.
“Rimane solo il dispiacere, ma qui il problema è esterno al Comune di Sona – aggiunge Mazzi – che dopo cinque anni di calo continuo della TARI, e i dati lo dimostrano, con numeri importanti di differenziazione da collocarci ai primi posti della provincia, in questo 2019 avremo purtroppo un incremento del 3%, collegato alla grave situazione della gestione del rifiuto che sta complicando non poco la vita a tutti i Comuni della Regione Veneto, soprattutto per la vendita dei prodotti differenziati portati a riciclo e per il conferimento del secco ed ingombranti in discarica. In merito ci tengo, però, ad assicurare che l’obiettivo è sempre quello di far pagare le tasse a tutti e di evitare di far pesare economicamente le cattive abitudini di qualche concittadino, dall’abbandono dei rifiuti, agli atti di vandalismo, agli sperperi tipici di chi è convinto che ‘tanto è lo Stato che paga’. Per questi gravi problemi saremo molto severi e faremo pagare chi non rispetta le norme e non l’intera comunità”.