Proseguendo il percorso di incontri che il Baco sta compiendo con le associazioni del territorio sonese, questa volta siamo andati a trovare Luca Bortignon, direttore, organista e corista della neonata Corale parrocchiale San Salvatore di Sona.
La Corale a settembre dello scorso anno è stata riconosciuta come gruppo parrocchiale della diocesi di Verona, ha ricevuto la benedizione e, pertanto, è ufficialmente nata. Con l’occasione abbiamo conosciuto Luca, un giovane simpatico e volenteroso che ci ha parlato con orgoglio ed entusiasmo della sua compagine.
Come vi è venuta l’idea di creare una Corale Parrocchiale?
L’idea è nata quasi per caso, nel settembre del 2020, quando don Renzo Baldo, a cui siamo legati da un rapporto di grande amicizia, diventa diacono. La celebrazione non può essere animata come di consueto dal Coro Il Mio Paese di Sona, impegnato in un altro evento. E così, con altri tre amici appassionati di musica sacra, ci siamo fatti coraggio ed utilizzando l’organo della chiesa di Sona, le nostre voci e le nostre conoscenze della musica liturgica, abbiamo accompagnato la celebrazione con grande passione ed ottimi risultati.
Com’è proseguito il vostro percorso?
Ci è piaciuto fin da subito accompagnare le celebrazioni con della musica da noi cantata, soprattutto le più solenni. Abbiamo iniziato a trovarci per delle prove e, piano piano, la schiera dei partecipanti si è allargata fino ad arrivare ad una quindicina di persone. Sono stati reclutati giovani provenienti per la gran parte del Comune di Sona ma anche qualcuno dai territori vicini, la media dell’età è molto bassa, più della metà ha poco più di vent’anni, e l’impegno ed il divertimento non mancano mai. Siamo all’inizio del nostro percorso di crescita, ma i margini di miglioramento sono enormi. Il nostro è un gruppo formato a quattro voci, con repertorio liturgico nazionale alternato da polifonia classica e gregoriana.
E l’organo?
Ho imparato a suonare l’organo da autodidatta, ho fatto un corso di pianoforte ma mi sono avvicinato a questo stupendo strumento solamente durante il mio anno e mezzo a Casa San Giovanni Battista per il mio percorso propedeutico. Nel gruppo abbiamo anche il maestro Matteo Coridoli, diplomato al Conservatorio ed altro grande appassionato di organo e musica santa.
Quali sono i prossimi obiettivi della Corale Parrocchiale San Salvatore?
Nel corso dell’anno, è per noi è un evento molto importante la messa del lunedì durante la Sagra di Sona, nella giornata dedicata a San Salvatore. Comunque, a qualsiasi celebrazione partecipiamo con gioia. Collaboriamo con il Corpo Bandistico di Sona, questo ci consente di ampliare la nostra offerta musicale anche grazie all’uso di strumenti come tromba, corno, trombone e bassotuba. Da qualche mese facciamo parte anche dell’associazione AVESCA, l’Associazione Veronese Scole Cantorum, che è l’unione delle corali parrocchiali della diocesi: questo ci ha permesso di esibirci in eventi anche fuori dal nostro territorio, con la partecipazione di altri gruppi. Ad esempio abbiamo cantato in Duomo a Verona, nella Cappella Musicale della Cattedrale, a Santa Cecilia. Inoltre, la collaborazione con AVESCA ci facilita la vita in quanto da la possibilità di scambio di coristi e collaborazioni di altro genere.
So che siete impegnati anche su altri fronti.
Vero, ci siamo mossi anche per la ristrutturazione dell’organo della chiesa di Sona, è un’impresa ardua visto il preventivo di spesa di 80mila euro. Abbiamo fatto domanda di finanziamento alla CEI, la Conferenza Episcopale Italiana e aperto una raccolta fondi. La strada da percorrere è molto lunga, ma con l’aiuto di tutti è possibile. Per finire, ci teniamo a precisare che siamo un gruppo aperto, sempre alla ricerca di nuovi componenti: chiunque voglia partecipare, anche senza avere particolari doti canore, può presentarsi alle prove del lunedì in Chiesa, sarà accettato a braccia aperte.