Promesse elettorali: a che punto siamo?

Le recentissime elezioni amministrative hanno dimostrato come i cittadini, nel caso delle elezioni dei loro amministratori locali, esprimano un parere slegato dalla realtà politica nazionale e maggiormente attento alla realtà locale che li appartiene, quindi con una maggior attenzione al programma nei punti che interessano il governo del territorio. Abbiamo visto come, anche in città importanti come Milano, il giudizio non propriamente positivo sul programma e sugli amministratori uscenti è stato determinante sull’esito delle votazioni.

Tralasciando la realtà politica di grandi città o nazionale che non ci compete, ci concentriamo invece sulla piccola realtà sonese, analizzando brevemente, a meno di due anni dalla scadenza del mandato, lo stato del programma elettorale di tre anni fa dell’amministrazione in carica. In questa breve analisi seguiamo pari pari quanto promesso nel programma elettorale dagli attuali amministratori.

Vediamo che per quanto riguarda Lugagnano la realizzazione immediata dell’improcastinabile tangenziale nord è ancora lontana dal venire. Differentemente per la nuova scuola materna c’è un progetto e un bando per l’esecuzione dei lavori che è stato recentemente ripubblicato. Nuovi parcheggi in centro non ne sono stati progettati, mentre è stata realizzata la pista ciclabile che collega la zona delle Beccarie al centro del paese. Sorveglianza attentissima su tutti gli insediamenti (discariche, fabbriche..), leggesi discarica di Ca’ di Capri per esempio, speriamo che possa essere mantenuta, seppur a livello provinciale e regionale è stato autorizzato l’ampliamento della discarica stessa.

Con piacere possiamo notare la difesa del territorio comunale nel caso dell’impianto fotovoltaico della Grande Mela. A Sona non sono ancora state adeguate le strutture scolastiche alle nuove esigenze demografiche, come pure non è stato ampliato il cimitero. Sono invece stati ultimati i lavori nella ex canonica e alcuni servizi, quali la Posta, sono stati insediati. Nuovi parcheggi per il centro storico e nuovi percorsi pedonali e ciclabili nel tratto di statale 11 che attraversa la zona del bosco di Sona richiedono soluzioni progettuali coraggiose, che per ora non sono ancora state prese.

Per Palazzolo erano previsti nuovi parcheggi con un miglioramento della viabilità in centro e l’ampliamento dell’illuminazione pubblica nelle zone periferiche, ma allo stato attuale nessun progetto in tal senso è stato avviato. Sembra invece definitivamente accantonata l’idea del centro civico e servizi e di un ampliamento o rifacimento della scuola elementare a favore di un unico polo scolastico per Sona, San Giorgio e Palazzolo. E’ stato approvato il progetto per il collegamento pedonale dal centro paese al cimitero, e siamo in attesa di veder iniziare i lavori.

Terminiamo questo rapido viaggio sul territorio con San Giorgio, dove è stato approvato il progetto per la rotonda di inserimento sulla statale 11 dalla zona artigianale della Giacomona, e il relativo ampliamento della zona artigianale stessa. Nessun progetto per ora è emerso per la riqualificazione del centro storico con creazione della piazzetta con parcheggi nell’area dell’attuale sede postale, come pure per la creazione di una viabilità alternativa al centro per i mezzi pesanti.

Lo stato di attuazione del programma si trova ancora quindi abbastanza lacunoso, soprattutto perchè la scadenza del mandato elettorale non è poi così lontana. Bisogna però onestamente ammettere che la situazione economica non è certamente delle più rosee e si riflette anche sulle casse comunali. La notevole riduzione dell’attività edilizia privata ha determinato minor entrate in termini di oneri, che potevano trasformarsi in interventi strutturali sul territorio. Ma sono stati soprattutto i tagli sui finanziamenti statali e l’abolizione dell’I.C.I. assieme all’obbligo di rispettare il patto di stabilità, pena l’impossibilità di accedere ai mutui, a bloccare quasi totalmente gli interventi strutturali di un certo rilievo sul territorio.

A questi innegabili limiti economici ci venga però consentito di aggiungere che le forti divisioni politiche, frutto di personalismi, soprattutto di una parte dello schieramento amministrativo, di lotte intestine nel Consiglio comunale diviso in molte più fazioni di quelle che possono apparire dalla disposizione delle sedute consiliari, figlie di correnti politiche che nulla hanno a che fare con la realtà sonese, hanno fatto sì che si sia un po’ smarrita una progettualità che possa incidere in maniera importante nel tessuto civico e territoriale. Il tutto a favore di piccoli interventi tesi unicamente a dar lustro ad un Assessore magari a discapito di un altro.

Non vogliamo esprimere un giudizio sullo stato d’attuazione del programma elettorale. Accettiamo le importanti scusanti economiche che abbiamo riportato qualche riga sopra e attendiamo comunque fiduciosi questi due anni che ancora mancano alla scadenza del mandato. Ma ci venga consentito di esprimere un giudizio non propriamente positivo sullo scarso spirito di squadra che sembra attanagliare, quasi da subito, una parte di questi amministratori, che cercano più la ribalta dei giornali che non la realizzazione di quanto programmato, cercando più la soluzione di problemi personali che non di quelli della collettività che dovrebbe rappresentare e tutelare.

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