Giorgio Bonatelli, (1919-2005, foto sopra), romano di nascita ma residente a Sona dal 1964, era uno di quei reduci che, a un certo punto della loro vita, hanno sentito il bisogno di prendere carta e penna, e fissare per sempre i loro drammatici ricordi della Seconda Guerra Mondiale.
Fu così che una ventina d’anni fa, nel 1994, scrisse le pagine assolutamente inedite che pubblichiamo sotto. Vale la pena di leggerle, perché documentano la scelta che fecero molti giovani di allora, quella di aderire alla Repubblica Sociale: oggi noi diremmo “dalla parte sbagliata”.
Riteniamo importante pubblicare questo diario proprio oggi, 8 settembre, una delle date più contrastate, dolorose e chiaroscure della nostra storia patria. L’8 settembre 1943 con il Proclama Badoglio, che fa seguito a quello del generale Dwight D. Eisenhower lanciato da Radio Algeri un’ora prima, viene reso pubblico l’armistizio di Cassibile firmato per l’Italia il 3 settembre dal generale Giuseppe Castellano a nome del Presidente del Consiglio maresciallo d’Italia Pietro Badoglio fedele al re Vittorio Emanuele III. Brindisi diviene sede del governo e quindi capitale del Regno d’Italia. Su questa data l’Italia di allora (e anche quella odierna) si è più volte spaccata.
L’autore ci invita però a non dare giudizi, vuole semplicemente farci conoscere quali furono le illusioni e le sofferenze patite da un giovane di quell’epoca, che credeva in certi ideali. E, alla fine, l’amarezza della sconfitta, la consapevolezza che un’epoca era finita e bisognava ricostruirne un’altra.
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