La festa della donna dovrebbe essere ogni giorno. E riguarda le femmine. È infatti responsabilità delle femmine far comprendere alle altre femmine cosa voglia dire essere donna. Quale sia la portata della faccenda.
Ho la fortuna di coabitare con due adolescenti, un maschio e una femmina per cui ogni giorno, semmai me lo dimenticassi, vedo la differenza di genere.
Cerco di trasmettere a lui il rispetto per le donne e a lei anche. Sì. Perché tocca ancora una volta a noi. Tocca a noi lottare ogni giorno (e poi festeggiare) ogni piccola vittoria che ci accompagni verso le pari opportunità.
Si comincia non accettando di essere il sesso debole (perché non lo siamo) e di non essere nemmeno il sesso forte (e chissene). Tocca a noi uscire dalle professioni femminili e quindi studiare per avere accesso al mondo. A tutto il mondo che desideriamo.
Tocca a noi grandi spiegare alle piccole che non saranno incomplete se non si sposeranno, se non faranno figli ma che saranno da meno se accetteranno invece di non essere rispettate e amate e viste.
Tocca a noi comportarci da Donne anche quando siamo single (non zitelle), quando siamo nervose (e no, non abbiamo sempre le mestruazioni). Tocca a noi essere sorelle di donne che non conosciamo ma che vediamo subire soprusi.
Da anni ci raccontano che non sappiamo lavorare con altre donne. Non è vero. Io, ad esempio, adoro lavorare con le donne.
Da anni ci raccontano che dobbiamo trovare lavori part time per seguire la famiglia. Non è vero. Io lavoro a tempo pieno e ho più famiglie da seguire.
Tocca a noi Donne far vedere alle piccole che le pubblicità sessiste fanno vendere prodotti che noi non compreremo. Tocca alle madri di figli maschi insistere nello spiegare che essere uomini o donne non è la stessa cosa e che il linguaggio da stadio che usano con i loro amici non lo devono usare con le donne.
Io festeggio ogni giorno le mie amiche donne più grandi di me che mi hanno spiegato, a volte a fatica (sono stata piccola anch’io), cosa volesse dire esserlo.
Ci sono migliaia di libri che raccontano la forza delle donne che non si può esaurire in storie d’amore, a volte di piena sottomissione al maschio (leggete After ultimo best seller per le giovani adolescenti a metà tra un porno scritto male e una incitazione alla misogina).
Insisto sulle letture perché è uno dei molti modi attraverso i quali possiamo entrare in contatto con donne eccezionali.
Auguro alle donne di poter incontrare donne fantastiche con cui confrontarsi, con cui allearsi, con cui stabilire sorellanza anche quando il sangue non è lo stesso. E auguro ai maschi di riuscire a vedere quanto belle siamo e che se lo vorranno, se saranno finalmente pronti, siamo pronte a camminare con loro.
E a proposito: se avete un’amica che ancora pensa che festeggiare l’8 Marzo sia andare a vedere uno spogliarello maschile, ditele gentilmente che è roba da maschi. E nemmeno dei migliori. Uscite invece con una piccola donna e cominciate a raccontare, io farò così.
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